Scovata qualche recensione nel web, decidiamo di p...

Scovata qualche recensione nel web, decidiamo di pranzare presso una delle pizzerie dei Fratelli la Bufala, più precisamente in quella sita in viale Sabotino.
Lo spostamento in auto è piuttosto difficoltoso, la zona è trafficata e trovare parcheggio si è rivelata operazione affatto piacevole che ha richiesto un buon quarto d'ora di ricerche per poi finire imbucati a circa cinquecento metri dal locale.

All'ingresso veniamo accolti da uno dei gestori, dal sorriso sincero e solare in tutta la sua regionalità; l'ambiente è particolare: la prima delle due sale è racchiusa tra vetrate che affacciano su strada, su una parete ritratti eseguiti dal più giovane dei fratelli la Bufala, tinte in rosso acceso ravvivate da immagini di bufale stilizzate, parquet, tavoli e sedie in legno anche se piuttosto ravvicinati, molto bello il soffitto a cupola, nella sala più grande, in vetrocemento.

Il locale non è ancora particolarmente affollato, si chiacchiera piacevolmente e dopo una breve consultazione decidiamo per: pizza genuina, mozzarella di bufala con sottoli ed insalata e fiorentina di bufala con patate; accompagnamo il tutto con birra chiara alla spina, buona ma dal sapore industriale.
L'attesa non è lunga e sgranocchiare il pane bianco di tipo campano contenuto nel cestino aiuta lo scorrere del tempo, in men che non si dica ci vengono servite le pietanze da un cameriere gentile e simpatico.
La pizza, con tutta mozzarella di bufala e pomodorini pachino, è squisita, bordi ben alti e cotti senza sbruciacchiature, non eccessivo l'olio ed il basilico sprigiona un profumo piacevolissimo, armonizzando l'aspro del pomodoro.
La mozzarella di bufala, freschissima e come difficilmente si riesce a mangiare qui in città, è una delizia, contornata da melanzane, zucchine, funghi e pomodori sott'olio di fattura casalinga, molto saporiti e dal sapore lieve d'aceto, l'insalata è croccante ed aiuta a rinfrescare il piatto.
La carne di bufala è sufficientemente buona, forse troppo cotta e quindi un filo secca, ha un sapore al quale, per le peculiarità intrinseche, è piuttosto difficile abituare il palato; buone invece le patate, ben dorate e calde.

Chiudiamo il tutto con caffè preparato ad arte e paghiamo soddisfatti: il rapporto qualità/prezzo è assolutamente nella norma cittadina, le materie prime impiegate ottime ed il servizio sempre cortese ed attento; piccola nota di merito: vengono accettati tutti i ticket restaurant senza trattenute sul loro valore, usanza purtroppo sempre più inverterata tra i ristoratori della pausa pranzo.