Provato per la prima volta con un amico amante della cucina brasiliana e, soprattutto, della carne: premetto subito che non si tratta della solita churrascaria con rodizio di carne.
Il locale è decisamente modesto: tre sale abbastanza ampie, tavoloni, sedie, tovaglie e posate semplicissime, da autentica trattoria, pareti tappezzate di foto di vedute delle diverse città brasiliane: le foto della splendida Rio de Janeiro con il Corcovado e Pan di Zucchero di Rio su tutte.
L'odore di fritto appena entrati è davvero pesantissimo, tale da impregnare pesantemente i vestiti indossati. I camerieri parlano poco l'italiano e a stento capiscono o danno spiegazioni dei piatti.
Iniziamo la nostra cena con un'ottima caraffa di caipirinha: finalmente fatta come da vera tradizione brasiliana, non molto alcolica, ghiaccio rotto a mano e non tritato, con molto lime e zucchero bianco. Unitamente a questa, come appetizer, portano della giardiniera (?) con una fetta di burro e qualche pao de queijo, piccoli panini ai farina di manioca, credo, e formaggio.
Antipasti.
I pochi presenti in lista non mi attirano e decido di saltarli. Il mio amico ordina della manioca fritta, contribuendo così ad incrementare il cattivo odore del ristorante, che mi dice essere buona ma decisamente "intasante".
Tutte le pietanze principali, di carne e di pesce equamente divise, sono solo per due persone e, necessariamente, sei costretto ad un piccolo compromesso. Ordiniamo una picanha alla piastra, non hanno la brace come si potrebbe auspicare, che ci viene servita in un enorme piatto di portata con abbondanti verdure saltate di contorno: carote, fagiolini, spinaci, zucchine, crema di cocco e zucca, banane e anans fritte. Le bistecche di picanha, enormi, sono ben quattro. Ttuttavia sono un po' penalizzate dalla cottura e velocemente si raffreddano; la qualità della carne non è eccelsa ma comunque è tenera e abbastanza saporita.
Viene servito anche una saporitissima e abbondantissima feijoada con riso bianco.
Saltiamo i dolci perché stremati dalla troppa carne a favore di un paio di birre e un'ultima caipirinha.
Conto totale 100 euro di cui ben 20 euro la caraffa di caipirinha e 36 euro la picanha. Assolutamente troppo caro per il tipo di locale ma in linea con la ristorazione brasiliana a Milano: inutile tormentarsi con lo struggente ricordo dei prezzi dei ristoranti brasiliani in Brasile.
