Nella mia lista di ristoranti etnici mancava ancora quello argentino e così io e la mia compagna decidiamo di rimediare, essendo Milano piena di locali dove servono della buona carne delle Pampas.
Optiamo per il Don Juan, viste le molte recensioni positive già presenti e la discreta fama di cui gode.
Ovviamente ho difficoltà a trovare parcheggio, essendo la zona scarsa di posti dove lasciare l'auto, di conseguenza decido per parcheggiare in un garage a pagamento. Entriamo nel locale alle 20.30 circa (avevamo prenotato quella stessa mattina per evitare brutte sorprese) e la prima impressione è buona, l'ambiente è di mio gradimento (la mia donna lo trova forse un pò scontato).
Il nostro tavolo è in fondo alla sala, vicino alle cucine, giusto per avere un po' più di privacy, non sapendo che di lì a breve il livello di confusione sarebbe salito vertiginosamente.
Scegliamo di farci servire un antipasto ciascuno ed un piatto di carne, accompagnati da un'acqua gasata e da un Malbec argentino.
Io prendo un Envuelto pavo, dei rotolini di tacchino, accompagnati con della spuma di formaggio, rucola e scaglie di grana. Discreto il sapore, anche se avrei preferito fossero tiepidi, ma evidentemente è un antipasto che viene servito freddo. La mia dolce metà sceglie il Pan del Campo, ossia delle bruschette con porchetta adagiata sopra e pomodorini freschi e questa scelta si rivela assai migliore, vista la mia passione per il maiale e l'altruismo di Paola nel cedermi abbondanti assaggi.
Il piatto forte, (servito purtroppo dopo soli 7/8 minuti) prevede per me la picanha e per Paola un piatto di Asado misto. il taglio della picanha mi risulta assai gradito, la cottura è al sangue (avevo chiesto una cottura media) e la carne è davvero morbida e molto saporita, il grasso dolcissimo e anch'esso ha un sapore quasi speziato. L'asado presenta ovviamente dei tagli differenti, a detta della mia compagna è buono ma troppo cotto mentre lei aveva chiesto cottura al sangue (probabile abbiano invertito le richieste). Assieme alla carne ci facciamo servire della Criolla, un'insalata di peperoni tagliati a cubetti, buona.
Il Malbec è di mio gradimento anche se noto la gradazione piuttosto elevata di 14,5 gradi che poi in parte si farà sentire.
Concludiamo la cena col dolce, una panqueque per me e un semifreddo per la mia lei, entrambi buoni ma resi troppo dolci dai diversi ingredienti (caramello, miele e quant'altro). Dopo un caffè e degestivo, nella confusione più assoluta, paghiamo un conto di 120€ ci alziamo e ce ne andiamo.
Di sicuro il giudizio è positivo, ma mi aspettavo qualcosa di meglio. Il locale è carino, la carne è davvero buona tuttavia il conto mi sembra un po' troppo caro, il livello di confusione a ristorante pieno è eccessivo, anche perchè i tavoli sono vicini e ultima nota negativa sia io che la mia donna abbiamo fatto parecchia fatica nella digestione, saltando il pasto il giorno seguente.
