NonÈ la prima volta che ceno in questo ristorante da molti considerati uno dei migliori ristoranti argentini di Milano. Conosco un altro ristorante argentino a Milano dove la qualità delle materie prime è pari al Don Juan (come simili sono i prezzi). Senz'altro il Don Juan ha un'ottima reputazione e probabilmente ottime relazioni (spesso infatti si possono incontrare personaggi più o meno illustri dello spettacolo).
Il locale è caratteristico, pelli di mucca appese alle pareti di colore rosso, soffitti giallo, sedie (non tutte) in vimini con cuscini: questo rende l'ambiente molto caldo. Le tavole sono preparate con gusto ma con stoviglie ordinarie, ampi calici per i vini. Tre sale stipate fino al limite di tavoli (costantemente pieni, e ciò rende l'ambiente oltre che caldo, vedi sopra, anche caotico). Splendida l'ampia brace a vista che domina la sala principale.
La serata di ieri: due amici amanti della carne, entrambi rimasti digiuni a pranzo, che hanno voglia di finire le scorte del ristorante !
La cena: al Don Juan si mangia solo carne cotta alla brace; qualsiasi altra cosa è di mero contorno a questa protagonista del ristorante. Non è quindi, a mio parere, possibile esprimere un giudizio approfondito sulla loro cucina: l'unica cosa che si può giudicare è la scelta delle materie prime e l'abilità dell'addetto di turno alla griglia.
Il servizio: per rendere il ristorante più caratteristico i camerieri sono tutti argentini, molto cortesi anche se di fretta, non professionisti (si limitano a spiegare quali sono le carni argentine e quali italiane).
La carne: le carni argentine sono poche (per via della legislazione che impedisce di esportare carni con l'osso): filetto, controfiletto e picanha. Quelle italiane sono molto di più (una particolare menzione per la T-bone, ossia una fiorentina più sottile).
Nel corso delle mie visite ho provate la T-Bone e tutte le argentine: saporite, tenerissime e poco grasse (picanha a parte, in quanto la carne è caratterizzata da un grasso saporitissimo e.....pesantissimo). Ieri ho mangiato il c.d. baby-beef (controfiletto argentino per due, euro 46!): la carne ci è stata servita su un piatto d'acciaio appoggiato sopra una piccola stufetta contenente della brace per evitare che si raffreddasse. Squisita, tenera, saporita e terminata a tempo di record !
Sazi ma golosi abbiamo ordinato anche una tagliata di picanha da dividere in due: troppo cotta per i miei gusti (sebbene avessimo chiesto una cottura media), ma parimenti tenera (devo però segnalare che in Brasile la picanha, considerata la regina dei tagli di carne, mi è stata servita sempre molto cotta e mai al sangue).
Hanno accompagnato questa abbuffata di carne delle melanzane e zucchine grigliate (secondo me pessime, con un chiaro sentore di aceto) e patatine a bastoncino con salsina di formaggio come guarnizione (buone).
Birre a profusione e giro di grappa offerto dal ristorante.
Conto complessivo Euro 135 per:
- 4 birre medie, 2 birre piccole,
- due porzioni di verdure grigliate,
- una porzione di patatine,
- baby-beef porz. x due pers.,
- una tagliata di picanha,
- due caffè.
Tornerò quando il colesterolo nel sangue sarà tornato a livelli accettabili.
