In occasione di un compleanno prenotiamo per otto ...

Recensione di del 16/10/2009

Damm-atrà

33 € Prezzo
8 Cucina
7 Ambiente
7 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Buono
Prezzo per persona bevande incluse: 33 €

Recensione

In occasione di un compleanno prenotiamo per otto in questo ristorante sui navigli consigliatoci da un altro mangione.
Il parcheggio risulta abbastanza difficoltoso, ma se si riesce a non demordere e se si accetta di fare quattro passi nulla è impossibile!
Il locale è molto accogliente e caldo, grandi soffitti alti con mattoncini a vista, tavoli rustici ma mise en place molto curata, tovagliato bianco e doppio bicchiere acqua e vino. Il personale è molto cordiale ed affabile, nonostante il pienone.
Ci sediamo e subito ci viene servito un piccolo aperitivo della casa, un flûte di vino rosso (tipo Brachetto) e dei crostini di pane caldi molto saporiti che gradiamo molto, vista la fame!
I piatti proposti sul menu sono prevalentemente di tradizione tipica lombarda ma non mancano proposte alternative a base di pesce e carne.

Seguendo le indicazioni di chi già aveva sperimentato il luogo optiamo per due tipi di antipasti misti da dividere (tre porzioni per ciascun antipasto) e per alcuni primi e secondi tipici.
Dopo una giusta attesa (né troppo né poco) ci vengono serviti gli antipasti misti: chisolini con salumi misti, tagliere di salumi, salame, prosciutto crudo, mortadella di Bologna e lardo (tutti qualitativamente nella norma) da accompagnare ai chisolini, pasta di pane a bocconcini fritta, caldi che ammorbidiscono gli affettati con il calore rendendoli squisiti.

A seguire, il misto milanese: in semplici cestini del pane con un foglio di carta oleata per assorbire l’eventuale olio in eccesso ci vengono portate delle fritture miste di bucce di patate tagliate spesse (quindi con della polpa attaccata), patate, mondeghili (polpettine di carne), e bocconcini di polenta, tutti di fattura chiaramente artigianale, gustose e per nulla unte ed un tagliere con della focaccia ripiena di stracchino e delle bruschette calde con pomodoro. Che dire? Al termine del golosissimo antipasto eravamo già sazi ma vista la nostra nomea di mangioni non molliamo e passiamo ai primi/secondi.

Ordiniamo quindi due risotti con ossobuco, una zuppa di cipolle, dei tortelli alla zucca conditi con burro e pancettina, degli spaghetti alle vongole, delle pappardelle ai funghi porcini e due orecchie d’elefante, tipica cotoletta alla milanese, una di vitello e una di maiale.
Per quanto riguarda le mie sperimentazioni ("a metà con la mia dolce metà") ho assaggiato il risotto con l’ossobuco e l’orecchia d’elefante di vitello, il risotto è stato servito ben caldo e cotto alla perfezione, unica pecca un pizzico di sale di troppo; l’ossobuco si è rivelato invece ottimo, gustoso e per nulla nervoso si tagliava con la forchetta, porzione giusta.
La cotoletta, servita con patate al forno tagliate a quadretti, si è rivelata eccezionale, grande e sottile ma per nulla secca, molto morbida e non unta, veramente da riprovare.

Troppo pieni per passare al dolce (anche se diversi avrebbero meritato) passiamo ai caffè e agli amari già pensando alla prossima occasione per tornare a fare un giro da queste parti.
Totale a testa 33 euro comprensivi di due bottiglie di vino, una di Barbera e una di Grignolino ed acqua.

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