Prenoto al Bolognese di venerdì alle dieci pm e ci porto naturalmente la "cavia" per testare il locale. La posizione e il gorilla fuori dal locale sono molto chic ma la vera sciccheria sta nella sala d'aspetto bar stile Milano da bere.
Ed ecco la prima nota negativa, nonostante avessi prenotato da quindici giorni il tavolo non è pronto e ci tocchera aspettare una mezz'ora e prendere un aperitivo. Ciò che vedo capita a tutti: secondo me è una mossa per farti spendere di più. Finalmente il nostro tavolo è pronto ed ecco che entrando dalla porta noti vipswathing che alzano la testa per scrutare se è entrato un vip e poi l'abbassano.
Il posto è sicuramente molto elegante. Poi ecco la seconda nota dolente, i tavoli per me sono troppo vicini e naturalmente ci capita una coppia di vipwathing che spettegola tutto il tempo su XX seduto in quarta fila con un panzone col sigaro spento in bocca. E veniamo alla terza nota dolente, il servizio: per tutta la serata veniamo serviti in maniera frettolosa da dei bei ragazzotti che ti chiamano "dottò": primo non siamo a Roma secondo non sono dottore.
Ordiniamo come primo tagliatelle agli scampi. Noto subito che sono un po' una colla, secondo la "cavia" sono buone perchè molto leggere, secondo me non sanno di molto.
Poi ordino gran fritto alla bolognese, buono.
Infine il gelato di noce con la cioccolata calda e i gelatini alla frutta che secondo me sono l'unica cosa veramente speciale della cucina del Bolognese.
Il conto una legnata da 140 euro per due, il vino era uno dei meno cari, lo ammetto.
Giudizio: il posto va bene per sentirti un ganassa ma non per farti una bella magnata.
