Io e mio marito abbiamo deciso di provare questo ristorante perchè invogliati da alcune recensioni positive e dall'amore per la carne.
Prenoto per le 21.15 e ci presentiamo puntualissimi al ristorante (zona Ripamonti, dopo il cavalcavia.. non proprio il massimo). Appena entrati ci ricevono chiedendo se preferiamo cenare al coperto o in giardino (al momento della prenotazione telefonica non ci era stato chiesto di scegliere). La sala interna è carina, arredata in stile provenzale, ma la parte all'esterno è molto più accattivante, in quanto i tavolini sono posizionati sotto alcuni tendoni: in più si sente scorrere l'acqua del canale Vettabbia.
Chiediamo quindi di stare fuori (anche perchè la sala interna è deserta e quindi un po' triste), e ci rispondono che dovremo aspettare un po'.
Nel frattempo arrivano altri clienti, tutti con lo stesso problema e quindi si crea un po' di folla che si aggira per il ristorante senza sapere dove andare.
Ci offrono, comunque, nel frattempo due prosecchi.
Dopo essere stati costretti a ripetere altre due volte che stavamo aspettando un tavolo all'esterno, ci portano in giardino ma... il tavolo non è pronto! Ci sediamo ad aspettare su alcuni divani e dopo qualche minuto finalmente ci accomodiamo.
Arriva il nostro cameriere, che ci porta solo due menu, di cui uno per i vini (e nel frattempo ci chiede se vogliamo dell'acqua).
Sono quindi costretta a "sbirciare" da quello di mio marito. Niente pane, che dobbiamo sollecitare dopo dieci minuti.
Il menu, a parte qualche antipasto e qualche primo piatto, è concentrato sulla carne, proveniente (da quanto si legge) da tutto il mondo. Peccato che non sia indicato il prezzo del piatto, ma solo il prezzo della carne all'etto e non vi sia alcuna descrizione della carne, e quindi non si capisca assolutamente (a meno di essere un macellaio!) la differenza tra le qualità e il tipo di tagli.
Nessuno ci spiega niente. Il cameriere, sempre piuttosto brusco, compare per chiedere l'ordinazione dei beveraggi: mio marito chiede gentilmente quale birre hanno e quello risponde che non lo sa perchè lì la birra di solito non si beve. Io chiedo un bicchiere di vino rosso: non mi chiede neppure quale io preferisca.
Dopo qualche minuto torna portando due bottigliette di birra che fa "visionare" a mio marito e il mio bicchiere di vino (di cui non saprò mai il nome, ma comunque buono).
Passiamo all'ordinazione: come antipasto prendiamo un gnocco fritto con culatello (buono, voto 7) e una composta di verdure grigliate infilata in una specie di cono ("frico") fatto di formaggio grana (buono, voto 7).
Mio marito chiede un taglio di carne neozalendese: non c'è.
Ripieghiamo entrambi sull'entrecote di angus argentino (il cameriere ci dice che filetto ed entrecote sono la stessa cosa anche se nel menu vi sono due voci), ben cotta.
La carne è piuttosto buona e saporita anche se forse un po' troppo cotta. (voto 7). Il taglio non è particolarmente grande.
Come contorno, il nostro cameriere ci "propone" come due uniche possibilità le verdure alla griglia o la patata al cartoccio: non c'è altro. La patata è buona, le verdure grigliate normali.
Finiamo con due caffè.
Nessuno ci propone il dessert e d'altronde non abbiamo neppure il menu.
Nel frattempo, il proprietario gira per il locale urlando se va tutto bene ed è un continuo spostare di tavoli e sedie. In più i camerieri non sono coordinati e ciò aggrava il senso di disorganizzazione, per cui ti chiedono tre volte la stessa cosa.
Boh... sembra un locale ancora in fase di rodaggio, ma mi dicono che non è così.
Il conto finale è di 90 euro per due antipasti, due secondi di carne, due contorni, una bottiglia d'acqua, un bicchiere di vino, una birra piccola, due caffè. 45 euro a testa.
L'impressione non è totalmente positiva: ho trovato il servizio pessimo. Inoltre, mi sarei aspettata una maggiore attenzione verso la clientela nella scelta tra l'uno e altro tipo di carne.
L'unica nota veramente positiva è l'ambientazione nel giardino esterno...
Un po' poco per la spesa. Ci sono altri ristoranti di carne a prezzi anche inferiori ma molto più curati.
