Il locale, alla fine di via Ascanio Sforza, sul Naviglio Pavese, con buona possibilità di parcheggio, è molto piacevole. Sala arredata in legno con vista su bel giardinetto fiorito e illuminato. Aria condizionata a manetta (troppo freddo, per i miei gusti).
Siamo in tre. Menu esclusivamente di pesce.
Buona varietà di antipasti, ma alla nostra richiesta di avere un misto per due otteniamo solo due piatti distinti: polpo bollito con patate, e calamaretti con asparagi (entrambi buoni). Il terzo prende invece una zuppa di cozze e vongole (eccellente).
Abbiamo provato poi i tagliolini della casa, in bianco con gamberi e calamaretti (fragoline piccolissime e tenere) e il fritto di calamaretti, gamberi e zucchine, da manuale.
Tra i dolci abbiamo scelto un semifreddo di amaretti (molto buono) e due sorbetti (buoni ma un po’ troppo dolci).
Una bottiglia di vino (Falanghina a 17 euro) e un conto da 50 euro a testa (avrei preferito qualche euro di meno, anche se il pesce è di primissima qualità).
Servizio discreto (non troppo affabile, per la verità) con un neo: la mancanza di sincronia tra i piatti dei diversi commensali (sicché capita che a uno arrivi il piatto quando gli altri hanno già finito il loro). Nel complesso un ottimo ristorante di pesce, materia prima di assoluta qualità.
