Prezzo per persona bevande incluse: 25 €
Recensione
Venerdì sera, in occasione del compleanno di un'amica, ho pensato di programmare una cena in un nuovo ristorante. Così, curiosando fra le recensioni degli amici Mangioni, mi sono fatta convincere da quella davvero divertente di Luca su AM: si tratta di una birreria con cucina appartenente al Gruppo Seven di cui avevo già provato altre offerte a Milano, quali Joe Cipolla o Il giardino dei Ciliegi.
In effetti AM, seppur con alcune varianti, mantiene lo stesso format: arredamento in legno piuttosto rustico, tavoli ravvicinati, luci alte, servizio veloce e un po' approssimativo, offerta centrata sulla carne alla griglia...insomma un locale più adatto a gruppi di amici carnivori che ad una cenetta romantica!
Ci sono però delle peculiarità quali una buona varietà di birre, una vasta scelta di pani di cui servirsi a buffet e alcuni piatti originali.
Tornando alla mia serata.. eravamo in sei e, sebbene in ritardo sulla prenotazione e molto molto chiassosi, siamo stati accolti con gentilezza dal personale che ci ha consegnato i menu ancor prima di farci sedere!
Spinta dalla mia insana curiosità (e dalla mia passione di panificatrice casalinga) sono subito corsa a fare incetta di pane e devo dire che la scelta era piuttosto ampia: baguette, farina integrale, pane alle carote, ai semi di sesamo e girasole e bretzel.
In nome della scienza ho usato come cavia i miei amici e il giudizio finale è stato: il bretzel un po' secco, gli altri non male..comunque divertente la scelta del pane a buffet!
A questo punto ordiniamo. Come antipasto potevamo scegliere taglieri di salumi e formaggi o (più interessanti) dei cestini con vari tipi di fritti. Abbiamo optato per i cestini di brie in pastella, patatine fritte, ali di pollo..tutti serviti con salsa tartara: le patate deludenti perché mollicce e un po' fredde, il brie era caldo e fragrante ma sapeva di poco e le alette (a giudizio di chi le ha provate) buone e croccanti. L'idea dei cestini era stuzzicante, la realizzazione meno. Ovviamente le variabili possono essere mille, credo sarà necessario un futuro assaggio!
Il tutto è stato innaffiato di birra, ovviamente, niente male: la weiss (per chi ne apprezza il gusto dolciastro..io sì).
Passiamo al piatto forte. La scelta, al di là della classica costata o filetto alla griglia, è varia: goulash, polletto al mattone, pollo alla birra e come unico primo un gratin di spätzle (per chi proprio è finito lì per caso e magari non mangia neppure la carne!). Io ho provato un Jumbo Burgher servito con formaggio, bacon e insalata, con contorno di patatine.: impossibile mangiarlo tutto..e io sono una mangiona! Le dimensioni del panino erano spaventose, per fortuna ho potuto contare su un amico al tavolo privo di ogni limite in fatto di appetito! Comunque la carne era abbastanza buona, peccato che sia il pane che il formaggio non fossero caldi; per questo gli ingredienti non risultavano ben amalgamati e il gusto ne risentiva. Le patatine invece ben cotte e fragranti.
I miei amici hanno provato, nell'ordine, una grigliata mista per due servita su una griglia di ghisa: hanno apprezzato e divorato tutto; una costata alla griglia con patate: ne ho assaggiato un pezzo e devo dire che la qualità della carne è nella media degli altri ristoranti del gruppo Seven, abbastanza saporita ma un po' acquosa...media appunto.
I due piatti più originali assaggiati sono stati un polletto al mattone, che viene disossato e riempito di prosciutto e formaggio e poi cotto al mattone, non ho idea di cosa significhi, però era buono e saporito. La festeggiata invece ha voluto provare il pollo alla birra e limone: viene servito a pezzi in una terrina di coccio con delle fette di limone crudo. Non ho avuto la forza di assaggiarlo ma lei ne è stata entusiasta.
Un plus del locale è la possibilità di avere una doggy bag per gli avanzi: utile perché le porzioni sono molto generose e se uno si rimpinza di pane come me... Non solo, si può anche portare a casa la bottiglia di vino non terminata.
Essendo per me il dessert l'elemento centrale del pasto (ok sono malata) ho preferito seguire i consigli dell'amico Mangione ed evitare il rischio di un dolce sbagliato con conseguente tragico calo d'umore! In effetti il menu parla di dolci della casa, niente di industriali dunque, magari la prossima volta.
Avendo torta e caffè che ci aspettavano a casa mia, abbiamo chiesto il conto: 25 euro a testa.
In conclusione gli amici erano soddisfatti e anch'io nonostante qualche piatto poco riuscito. Il locale non ha grandi pretese e per una serata tra amici affamati merita una seconda visita.
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