Abbiamo provato il ristorante dopo aver consultato...

Recensione di del 02/12/2006

Al Laghett

37 € Prezzo
9 Cucina
8 Ambiente
9 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Buono
Prezzo per persona bevande incluse: 37 €

Recensione

Abbiamo provato il ristorante dopo aver consultato le recensioni precedenti.
Eravamo alla ricerca di un locale con caratteristiche precise: cucina lombarda; buon rapporto qualità prezzo.
Dobbiamo riscontrare, con piacere, ancora una volta, che l’associazione de ilmangione.it, con le sue recensioni, si conferma più che affidabile.

Nessuna difficoltà per il parcheggio, proprio di fronte al locale.
In accesso al ristorante si nota un bellissimo pergolato e tavoli in pietra. Ambiente interessante, da provare nella bella stagione.
Il locale, situato nelle immediate vicinanze dell’abbazia di Chiaravalle, è un’antica trattoria milanese, aperta nel 1890. il dato anagrafico è riportato anche sui suoi bigliettini.
Dispone di due sale con una capienza di circa quaranta posti ciascuna.

È sabato, sono passate da poco le ore 13. Siamo fra i primi ad entrare ma nell’arco di una decina di minuti la prima sala è piena. Ci verrà poi detto, dai proprietari, che la massima affluenza è nella giornata di domenica a pranzo.
All’ingresso un banco bar, sulla destra, in evidenza, una vecchissima cassa (con funzioni puramente ornamentali). La prima sala, dove veniamo fatti accomodare, è sulla sinistra; a destra la cucina. Di fronte la seconda sala. Tutto l’ambiente è di genuina atmosfera da trattoria d’altri tempi.
Il locale è pulito ed ordinato. L’arredo è semplice. Tavoli e sedie in legno. Si nota subito una vecchia credenza che probabilmente risale ai primi anni del ‘900.
Sui tavoli, apparecchiati con semplicità, sono già presenti i grissini ed un paio di cestini: uno con il pane di diverse tipologie, un altro con dei crostini aromatizzati, molto apprezzati in attesa degli antipasti.

Il servizio è rapido e cortese. Ordiniamo una bottiglia d’acqua e una di Nebbiolo.

Gli antipasti sono prevalentemente a base di salumi, lardo e verdure. Questa è in effetti la composizione definita “antipasto della casa”.
Buoni i salumi, costituiti da coppa, salame prosciutto crudo e lardo (ottimo!). Molto gradite anche le verdure grigliate, costituite zucchine, melanzane, carote, zucca, spinaci.

Nella scelta dei primi mia moglie è indecisa fra, il risotto al salto (tipicamente milanese) e ravioli di magro, proverà questi ultimi che definirà eccellenti ma si ripromette un’altra “visita” per il risotto.

Fra i secondi piatti ci sono opzioni interessanti quali arrosto di codino; foiolo; spinacino; bollito; la rustisciada; pollo arrosto. Io punto decisamente su un secondo che non mi concede la possibilità di provare anche un primo: scelgo il brasato all’amarone con polenta.
Il brasato si rivela squisito, la carne è tenerissima. Ottima anche la polenta e di buona consistenza.

Ma arriviamo ai dolci. Anche qui la scelta è su prodotti fatti in casa in particolare ricordiamo: la sbrisolona, la torta di mele, lo zabaione. Puntiamo senza indugi su quest’ultimo, anche se ci avvisano che dovremo attendere un po’ perché in quel momento la cucina ha tutti i fuochi impegnati.
Aspettiamo una mezz’oretta ma ne valeva la pena! Servito caldo con due bocconcini di sbrisolona. Non ci sono aggettivi che riescano a descrivere pienamente questo dessert. Deve essere provato!

Ordiniamo due caffé.
I proprietari ci offrono infine un bicchiere di ottimo Barolo chinato.
Il conto totale è di 73,50 Euro.

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