Un posto in cui ritornare

Recensione di del 23/08/2013

Trattoria Vigezzina

55 € Prezzo
8 Cucina
8 Ambiente
8 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Normale
Prezzo per persona bevande incluse: 55 €

Recensione

Ad angolo su una curva dove inizia la statale per la Val Vigezzo, vecchia osteria che offre ristorazione dal 1889.
All'ingresso subito a destra il banco bar, nella stessa stanza d'ingresso qualche tavolo
sulla sinistra, a sinistra, passato un collegamento lastricato in pietra, si susseguono tre salette eleganti più belle di quella all'ingresso sopratutto l'ultima piccolina molto graziosa.
All'esterno, d'estate, un giardino con alcuni tavoli per gli amanti della frescura.
È il 23 agosto e a cena la temperatura comincia a calare.
Selle nostre sedie ci sono dei plaid per l'emergenza che sopratutto per le signore verranno bene verso fine serata.

Siamo in otto, tutti optiamo per due portate. Oltre al menù ben confezionato anche dal punto di vista grafico, ci sono dei piatti con la costante del tartufo nero, tagliatelle, tartare, tagliate.
Menù sopratutto del territorio quasi esclusivamente di carne con paste fatte tutte in casa.
Tra le varie scelte dei compagni di cena che ricordo: carne secca, tagliatelle con tartufo, filetto di branzino alle mandorle, gnocchi di zucca con le castagne.
Tutti positivi i commenti, forse eccessiva la quantità di mandorle sul branzino.

Passando a quanto degustato direttamente: risotto al prunet con scaloppa di foie gras, un ottimo piatto (meglio quello con l'Amarone di scuola veronese per la nobiltà del vino e il sapore senz'altro più ricco che apporta), qui però completato con una fetta di foie gras cotta al punto giusto che arricchisce il piacere della portata.

Per secondo una chateaubriand (va ordinata minimo per due persone) accompagnata da due asparagi, castagne al vino e patate.
Eccezionale la carne, molto gradito il servizio, tagliata al momento alla vista e servita in due tempi mantenendo la metà, non servita subito, in caldo.
Con il mio compagno di chateaubrianrd siamo i due più "sensibili" alla buona cucina, decidiamo di ordinare anche un assaggio di agnello.
Uno dei migliori mai mangiati, cotto nel fieno con una sottile ricopertura di pan grattato. Ne voleva veramente la pena. Il nostro entusiasmo non cala nemmeno dopo aver saputo la provenienza della carne, Nuova Zelanda. Effettivamente un'ottima materia prima.

Per accompagnare il tutto tre bottiglie di vino, un bianco che non ho assaggiato, un buon Pinot Nero del Trentino e un Nebbiolo.
Conto finale 420 euro con qualche dessert e i caffè.
Un posto piacevole dove passare una bella serata con amici e con piatti, come la chateaubriand, che ho già voglia di gustare nuovamente.

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