Location estiva a dir poco eccezionale: il sagrato del Santuario di Maria SS. Addolorata, entro le mura di Marsala.
I tavoli sono ben disposti, per soffitto il cielo stellato, tovagliato giallo oro di fiandra, camerieri gentili e veloci: accoglienza veramente non male.
Ci viene consegnato il menu e scegliamo, mia moglie ed io, un antipasto a buffet ed un fritto misto con le "cappuccine" o polipetti nel dialetto locale. Volendo gustare del vino locale chiedo solo un calice di rosso e mi viene servito un Nero d'Avola estremamente corposo e profumato.
Ci rechiamo all'interno del ristorante per scegliere gli antipasti, esposti in vassoi in bella mostra su due tavoli. Dobbiamo contenere la nostra scelta in piatti da frutta, nonostante siano proposti almeno una ventina di vassoi differenti: optiamo per poca caponata senza pomodori, parmigiana di melanzane, una sarda impanata, 2 fette di melanzane impanate, un assaggio di zucchine grigliate ed una polpetta di melanzane (davvero gustosa), mia moglie ed una sarda in agrodolce, poca insalata di mare e di polipo ed una polpetta di melanzane per me. Il tutto era impilato nel piccolo piatto da frutta e senza gloria e senza onore in quanto a sapore e gusto.
Dopo circa 10 minuti ci viene portato il fritto misto: anelli e polipetti (gli anelli verosimilmente congelati) con un contorno di patate fritte anche queste congelate. Mia moglie non è riuscita a finire il fritto giudicato troppo pesante.
Due caffè d'orzo hanno chiuso la cena.
Serata non esaltante, stupenda la location, buono il servizio, ma la cucina va sicuramente migliorata in qualità.
Locale adatto per serate con amici e famiglie che peraltro lo popolavano abbondantemente.
Il conto finale è stato di 55 € e il calice di vino mi è stato omaggiato dal gestore, prezzo, a nostro avviso, leggermente elevato in rapporto alla qualità.
