Girovagando la domenica volevamo provare giusto un locale qui a Mariano Comense che era recensito sul sito, ma purtroppo trovandolo chiuso siamo rimasti un po’ spiazzati sia io sia mia moglie; però, lampo di memoria e mi è venuto in mente che sulla provinciale che porta da Arosio a Novedrate sempre qui a Mariano Comense avevo visto passando un cartello con la pubblicità proprio all’entrata dell’Agriturismo e mi ero riservato di provarlo prima o poi ed ecco l’occasione.
Arriviamo e vediamo le due piste per i cavalli (se non ho capito male, qui si monta all’americana), seguiamo la strada e arriviamo davanti al locale che da fuori ci ha leggermente lasciato perplessi visto che non appariva come poi si è rivelato all’interno perché davanti era montato questo tendone con sotto i tavoli per l’estate.
Entriamo e ci si apre un localino divino, ben pulito, arredato stile country, visto il luogo dove si trova, il bancone del bar come un saloon, tetto a travi di legno con appese tutte le coccarde delle vittorie dei cavalli, sui muri quadri, foto, due teste di cavallo scolpite nel legno e tutto ciò che può raffigurare indiani d’America, passeggiate a cavallo e quant’altro ricordi indiani e cowboy, io l’ho trovato di un gusto squisito, visto il contesto.
La cameriera ci indica il tavolo e ci sediamo subito ci porta il menù ci dice che è aperta anche la pizzeria.
Dopo uno sguardo al menu che presentava come antipasto una focaccia con lardo o culatello e noi preferiamo quella con il lardo, la prendiamo in due perché la cameriera ci dice che è una pizza "grossa così".
Poi io chiedo informazioni sulla fiorentina proposta a menu e la cameriera gentilmente si reca in cucina per chiedere di che peso fosse: ottocento grammi, una "bella sberla" e decido di ordinarla per me con contorno di fagioli alla texana; mia moglie prende invece una porzione di roast-beef all’inglese e del purè.
Ci portano la focaccia già tagliata completamente ricoperta di lardo, una vera goduria e soprattutto squisitezza: ottima e di un gusto molto delicato; la consiglio agli amanti del lardo, se avessi avuto del miele di castagno, l’avrei provato sopra sicuramente per sentire il contrasto. Ottima.
Dopo un po’ arrivano i secondi. Il roast-beef è un bel piattone con fetta di limone e ciuffo di prezzemolo per decorazione e a parte il piatto di purè; a dire di mia moglie, ottima cottura, perfetta, io sinceramente non l’ho provato.
A me arriva il mega piatto con la fiorentina che lo riempiva tutto; insieme un’insalatina di rucola e olive taggiasche (anche come decorazione) e fettine di carciofo saltate alla giudea veramente tenere e buone; la mega fiorentina è cotta a dovere, i segni della griglia bei marcati e l’esterno croccante, invece all’interno bella al sangue come si vuole per questa carne: a mio gusto era sublime, da un bel po’ di tempo non mangiavo così di gusto una bella fiorentina. Giuro, non avevo parole, poi visto che sul piatto come decorazione c’erano anche delle righe di glassa all’aceto balsamico (peccato che non fosse aceto balsamico vero invecchiato 10 anni come quello che uso a casa) che con la carne era uno spettacolo; ne ho chiesto ancora un po’ e la cameriera gentilmente si è recata in cucina tornando con la glassa e, in più, il cuoco mi ha mandato da provare una salsina che lui fa per accompagnare le carni. Devo dire che l’ho apprezzata, ma mischiata con la glassa poi era una vera libidine, insomma era un po’ che non mangiavo così bene. I fagioli alla texana(fagioli borlotti, cipolla e peperoncino), belli piccanti, si accompagnavano anch'essi bene con il piatto.
Il dolce l’ha "sbafato" solo mia moglie: una fetta di torta al cioccolato tipo foresta nera, a dire suo non male.
Prendiamo i caffè entrambi e abbiamo bevuto una bottiglia di acqua gassata.
Spendiamo in due euro 52,50, a testa euro 26,25.
Non vedo l’ora di tornarci. "Evviva la ciccia".
