Cena aziendale. Mi avvicino a questo ristorante in...

Recensione di del 18/12/2012

Manuela

47 € Prezzo
7 Cucina
7 Ambiente
5 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Normale
Prezzo per persona bevande incluse: 47 €

Recensione

Cena aziendale. Mi avvicino a questo ristorante incuriosito dalla fama che lo precede. Pare sia in zona uno tra i migliori ristoranti non stellati. Mi aspetto un ristorante che faccia della tradizione culinaria piemontese-lombarda la propria arma vincente.
A prima vista il locale denota un'ambientazione piuttosto rustica che non stona assolutamente col contesto geografico del ristorante (si trova proprio in riva al Po). Certo, a mio parere, l'approccio visivo è il primo biglietto da visita. Qui non m'imbatterò sicuramente in una stuola di "lacchè" vestiti di tutto punto che mi servano le più raffinate prelibatezze culinarie. M'aspetto invece una calorosa e calda accoglienza da una famiglia che ristora ormai da parecchi anni e che fa della buona e robusta proposta eno-gastronomica il proprio cavallo di battaglia. E questo é.

Ordiniamo qualche antipasto misto.
Viene servito (piuttosto velocemente devo dire) nell'ordine: polentina morbida con crema pura di gorgonzola e sedano. Buona ma piuttosto banale.
Piatto di salumi accompagnato da polente fritta. Qui si distingue soprattutto il lardo che deposto sopra la polenta si fonde in un connubio sempre molto appetitoso.
Prosciutto cotto affumicato alla piastra.
Ravioli di farina di castagne con crema di marroni. Spiccano rispetto all'ordinario elencato precedentemente. Corretto bilanciamento della dolcezza. La crema di marroni non eccede in tal senso evitando così una deriva stucchevole del piatto.

Passiamo ai primi.
Mi limiterò a commentare quello scelto da me: ravioli d'anatra con ristretto della stessa. Quello che colpisce inizialmente è l'impiattamento non impeccabile. Comunque ci passo sopra e procedo all'assaggio (che è poi la parte determinante). A questo punto si dipana un bivio: disquisire sulla bontà o meno del piatto, e a questo riguardo il risultato è più che dignitoso in quanto il raviolo nella sua fattezza e succulenza risulta alquanto gradito oppure su come poteva essere valorizzata al meglio l'anatra posta come farcia del raviolo. Ho trovato infatti l'eccessiva cottura dell'anatra(presumibilmente stufata a lungo) penalizzante. L'anatra aveva perso quella sua nota caratteristica di selvatico che la contraddistingue rispetto ad un tradizionale ripieno a base di stufati di manzo o di asino. Avrei visto (parlo sempre a mio modesto parere!) più azzeccata una leggera brasatura esterna di un petto piuttosto che di cosce mantenendo rosato l'interno in modo da conservare le proprietà organolettiche della carne.

A questo punto ci è stata proposta la lista dei secondi che ho deciso di saltare. La proposta era abbastanza corposa (gallo bollito, stinco di maiale arrosto, brasato, pollo all'isolana e frittura di maiale).

Una nota di merito va senz'altro rivolta al carrello dei formaggi. Un'infinita varietà di prodotti della zona abbinati sapientemente a marmellate e composte molto particolari (da segnalare il ristretto di Bracchetto). Questa è forse l'esperienza più positiva della serata.

Per ultimo arrivano i dolci. Carrello con proposte tradizionali anche in questo caso (strudel, cremini, panettone farcito, crostata di mele). Io scelgo una macedonia di frutta disidratata. Particolare. Il sugo ottenuto dalla bollitura della frutta (prugna, albicocca, uva passa) che viene fatta rinvenire, armonizza l'insieme di per sè abbastanza eterogeneo. Molto sostanziosa.

Note finali.
Negative. Mi aspettavo qualcosa di più elaborato e fantasioso per quanto riguarda la proposta. Ho trovato carente l'attenzione della brigata di cucina nella presentazione del piatto e dei camerieri nel servizio di esso.
Positive. Nel complesso si è mangiato bene. I tempi di attesa tra una portata e l'altra sono stati ragionevoli. I camerieri cordiali a affabili.
Infine consiglio questo ristorante a chi voglia fare della certezza del piatto(e sicura bontà) la sua ragione d'essere. Non lo consiglio agli sperimentatori sempre alla ricerca di sapori e abbinamenti nuovi.

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