Prezzo per persona bevande incluse: 47 €
Recensione
Pranzo lavorativo. Con due miei colleghi vado all’aeroporto di Villanova d’Albenga a ricevere un ispettore dell’Anas di Roma. Una volta tornati verso Imperia, portiamo il nostro ospite a mangiare ed andiamo verso il mare. Scegliamo il ristorante “La Ruota”: siamo a Porto Maurizio, in una borgata ad un passo dalla spiaggia, più precisamente a Borgo Foce. La posizione è ottima, la strada che conduce verso il ristorante non ha sbocco se non verso il mare. Parcheggi comodi per la vostra auto non ce ne sono, è necessario girovagare per il Borgo ed avere un po’ di fortuna. L’unico lato positivo è che la strada che porta al ristorante, non essendo di passaggio, vi consente qualche parcheggio “fantasioso”.
Il locale in questione è gestito dai fratelli Gavino, due fratelli di origine sarda, trapiantati in Liguria, che hanno saputo miscelare sapientemente la cucina della loro terra con quella ligure. La giornata è molto calda e ci starebbe anche un pranzo all’aperto. Esternamente ci sono una decina di tavoli dove la strada è ormai chiusa al traffico ed altri quattro o cinque su di un piccolo dehors di fronte, a pochissimi metri dal mare. Non ci sono ancora, però, gli ombrelloni parasole e preferiamo accomodarci dentro. Dopo una prima saletta dedicata alla zona bar ed ai servizi, si entra nell’unica sala del ristorante. Pavimento in cotto bianco e nero, muri bianchi a buccia d’arancia, grandi travi in legno che sovrastano i tavoli, una serie di quadri marinareschi e diverse “nasse” arredano le pareti. Le nasse, per chi non fosse pratico, sono delle semplicissime ma geniali ceste, costruite con rami di giunco, con una strozzatura all’imboccatura ed un’esca alla base. Vengono adagiate sui fondali con lo scopo di attirare i pesci all’interno e non dar loro la possibilità di poterne uscire. E’ sicuramente un genere di pesca ecologica, nell’assoluto rispetto del mare, ma oggetto di un crescente abbandono da parte dei pescatori per altre tipologie di pesca più rapide e redditizie.
Il nostro tavolo è vicino ad una grande vetrata che occupa l’intera parete e che consente un secondo accesso ai tavoli esterni. E’ il momento di affrontare la carta dei vini. Vorremmo far conoscere i sapori locali al nostro ospite e scegliamo, quindi, un Vermentino Vigna Sorì del Poggio dei Gorleri. L’azienda vinicola in frazione Gorleri, nel comune di Diano Marina (IM), propone un bianco con una gradazione di 12.5° dal profumo intenso, molto fresco e gradevole al palato. Ci viene proposto un vino del 2006, forse un po’ troppo giovane. Gradevole e leggero nell’immediato, ma piuttosto pesante alla distanza.
Cominciamo con una serie di antipasti di mare accompagnati da pane fatto in casa, integrale, con le olive nere e torcetti: una delicata e saporita tartare di tonno su letto di verza, teneri polpetti in insalata con carciofi di Albenga, gamberetti sbollentati con salsa rosa, moscardini in umido con pomodorini freschi, capperi ed olive e, per chiudere gli antipasti, bocconcini di triglietta alla livornese adagiati sull’immancabile carta musica. La carta musica è un pane tipico della Sardegna, una sfoglia sottilissima, croccante, di farina e semola di grano duro. Giro di antipasti veramente appetitoso e ben cucinato.
Saltiamo i primi ed ordiniamo un pesce per tutti. orata alla ligure su letto di patate ed olive taggiasche. Ottima cottura, carne tenera e gustosa, porzione abbondante. Siamo quasi a posto. Ci sta giusto un piccolo dolce. Due torroncini ghiacciati con salsa di menta per i miei colleghi. Forte abbinamento tra torrone e menta, ma devo dire che ci può stare. torta con crema di limone per il sottoscritto. Ottima. Sorbetto al limone per il nostro ospite romano. Chiudiamo il nostro primo incontro con due bottiglie sul tavolo: una, ovviamente, di Mirto. Peccato, però, che sia Zedda Piras e non una qualche loro produzione artigianale. Avremmo apprezzato molto di più. L’altra è di vodka Moskovskaya.
Il conto è più che onesto, 188 euro così suddivisi: il lungo giro di antipasti 52 euro; l’orata per quattro 60 euro; quattro dolci 20 euro; due Vermentini 30 euro; due acque 6 euro; bottiglie di mirto e vodka sul tavolo 14 euro, quattro caffè 6 euro.
Un saluto da Jerry a tutti i Mangioni!
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