Domenica invernale nel Roero

Recensione di del 10/02/2019

Io e Luna

70 € Prezzo
9 Cucina
8 Ambiente
8 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Normale
Prezzo per persona bevande incluse: 70 €

Recensione

Gita domenicale ad Alba, complice la mostra organizzata dalla Fondazione Ferrero ( eventi che, proposti con cadenza biennale, meritano sempre una visita).

Esaurito il momento dedicato alla cultura, pranziamo presso questo locale, collocato sulle primissime colline del Roero, ancora in vista della piana del Tanaro e della città. Si trova in una costruzione il cui aspetto esterno non colpisce particolarmente: la sensazione di modestia muta quando ci accomodiamo nella sala dove ci è stato riservato il tavolo: buon tono, una certa eleganza nell’ apparecchiatura e la luce naturale di una giornata invernale non luminosissima, ma che entra abbondante dall’ ampia vetrata , rendono l’ambiente estremamente piacevole.

Il menù offre piatti della tradizione locale rivisitati, ed anche pesce tra gli antipasti. Noi ci orientiamo sulla cucina del territorio, e scegliamo due primi piatti (Ravioli di patate ripieni di parmigiano reggiano e Ravioli del plin ripieni di gorgonzola liquido), e per dopo Anatra cotta confit per entrambi.

Dalla carta dei vini, ricchissima, scegliamo una bottiglia di Roero rosso della cantina Malvirà, produttore che conoscevo per l’ottimo Arneis, ma non per il nebbiolo, e devo dire che non delude.

Mentre attendiamo, insieme al cestino con pane e grissini preparati dalla cucina, ci viene portato un ricco piatto con una sorta di aperitivo, consistente in assaggi “mignon” di quanto proposto in carta alla voce antipasti. Non l’abituale amuse – bouche ma un vero piatto, bello e appagante: una sorpresa graditissima!

Tornando ai piatti, i ravioli sono buoni in entrambe le preparazioni: quelli con il ripieno di gorgonzola, che devono essere gustati con il cucchiaio, per evitare di forarli con la forchetta disperdendone così il contenuto, sono addolciti dalla presenza di pere e miele senza essere stucchevoli, mentre quelli con il ripieno di parmigiano hanno sapore più deciso, rafforzato dal tartufo nero. L’ anatra confit è molto saporita, morbida e croccante allo stesso tempo, ed è accompagnata da carote brasate e cipolla mou.

A questo punto diamo un’occhiata alla carta dei dessert ma, attirati da un ricco carrello di formaggi che fa bella mostra di sé all’ingresso della sala, optiamo per questi in alternativa al dolce: ci concediamo una bella selezione di assaggi ( alcuni morbidi, altri più stagionati ) di prodotti di Langa tra cui alcuni splendidi caprini.

Finiamo con due caffè, accompagnati da un abbondante vassoietto di piccola pasticceria. Paghiamo un conto di 140 euro, adeguato alla qualità della cucina proposta e del servizio, cortese ed accurato.

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