Abito in zona e avevo sentito parlare del locale e...

Abito in zona e avevo sentito parlare del locale e dello chef Dino, poi finalmente ho avuto occasione di provare il ristorante.
Veniamo innazitutto accolti da un'ambiente estremamente confortevole, allo stesso tempo semplice e raffinato, dal grande calore (la splendida stufa a legna nell'ingresso ne è un ottimo simbolo) come quello che si sente entrando in casa di cari amici per una cena in compagnia.
I tavoli sono ben distanziati e permettono un'ottima privacy, il numero di coperti contenuto poi non fa che migliorare la sensazione positiva nel suo complesso.

La signora Ivana, dopo averci fatto accomodare, ci illustra il menu di pesce e decidiamo di partire con gli antipasti.
Tutto rigorosamente fatto al momento, si tratta di due tris più un intermezzo e le cozze alla Dino. I tris sono composti da: insalata tiepida di seppie e mela verde (particolare e decisamente interessante l'accostamento), salmone al pepe verde, tonno in crosta di mandorle e pistacchi (eccezionale, cottura perfetta), pesce spada alla mediterranea (con capperi, acciuga e Pachino), capasanta gratinata, gamberone in pasta sfoglia. Intermezzo composto da lumachine di mare e poi le cozze, specialità dello chef, con un sughetto per cui la scarpetta è stata inevitabile.

Davvero abbondanti, quindi a seguire mia moglie va su di un primo: gnocchi con gamberi, carciofi e Pachino, soffici e gustosi.
Il sottoscritto invece propende per una tagliata di tonno con senape dolce e pepe verde: semplicemente eccezionale, soprattutto per la delicatezza della combinazione da cui, nonostante i sapori forti di senape e pepe, riusciva ad esaltare un tonno gustoso e rosato dalla cottura impeccabile.

Per i dolci andiamo su di una torta di zucca e noci e sulla zuppa inglese, poi ci viene offerto anche un assaggio di millefoglie alla crema chantilly davvero notevole.
Innaffiamo il tutto con del Gewürtztraminer fruttato e chiudiamo con il caffè.

Che dire? Non resta che tornare per provare gli altri piatti.