Prezzo per persona bevande incluse: 30 €
Recensione
Posto mitico. Patria riconosciuta, dicono, della torta fritta (ovvero il gnocco fritto nella “lettura” della zona). Bisogna prenotare una vita prima. E i significati possibili della cosa sono solo due: o un posto è molto economico o molto valido. Finalmente, dopo un paio di tentativi vani (ma non buttati, i “ripieghi” furono assai alti) riusciamo a trovare posto.
L'immobile, vecchio e ben mantenuto, è bello. Davvero. La pergola esterna e le salette interne sono conviviali, perfette per una vera ed antica osteria.
Il fatto che al posto dei piatti ci sia la carta cerata “da macellaio”, ed al posto dei bicchieri da vino vi sia una scodella bianca, lasciano pensare bene.
Al nostro tavolo manca inspiegabilmente una sedia. La si chiede. Non arriva, benché vi sia stata la scontrosa promessa di portarla. Italianamente la si ruba ai vicini che non sono ancora arrivati, realizzando un minuscolo simbolo delle disfunzioni del nostro piccolo grande Paese.
Il cameriere (sicuramente storico, forse anche mezz'Oste) con fare un po' burbero ci comunica che il menu è diverso da quello lasciato sui tavoli e ci invita possibilmente a scegliere cose simili tra loro, dato che “ho 120 persone da servire”.
Beh, anche con l'accettazione goliardica di tutto il folklore del mondo, pare proprio d'essere davanti ad un atteggiamento ingiustificabile (solo Italo Pedroni può permettersi di fare l'Italo Pedroni, e peraltro mai ha addotto ragioni tanto indifendibili e “da pizzeria”).
Comunque, ordiniamo.
Primi. Pisarèi un po' “molli” e tortelli inutilmente verdi e sperimentali, sostanzialmente deludenti.
Di secondo ho provato delle eccellenti lumache, purtroppo inversamente proporzionali nel numero e nel gusto.
Per concludere una sbrisolona davvero da urlo.
Insomma: se uno viene, s'ingozza di gnocco/torta fritta, salumi, Gutturnio e sbrisolona, di certo non si pente.
Se invece ragiona sui massimi sistemi, sul concetto di massificazione dell'offerta culinaria, e soprattutto sull'inutilità dell'aumento dei coperti a scapito di molto d'altro, beh ci si potrebbe anche arrabbiare. Non tantissimo, ma un po' sì.
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