E’ un sabato sera particolarmente afoso e ci trovi...

Recensione di del 26/06/2005

Giraffa

45 € Prezzo
7 Cucina
7 Ambiente
7 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Buono
Prezzo per persona bevande incluse: 45 €

Recensione

E’ un sabato sera particolarmente afoso e ci troviamo nella parte pianeggiante della Marca Trevigiana, sulla strada nota come Cadore-Mare poco oltre Conegliano in direzione di Oderzo: il cielo, con un disorientante colore tra il grigio e il giallo polenta dell’imbrunire, lascia poche speranze di refrigerio notturno.

La circostanza è particolare perché si festeggia il battesimo della mia nipotina, così come è particolare la ragione per cui ho deciso di recensire una cena pre-negoziata per l’occasione.
I commensali infatti sono soltanto una quindicina e non la tipica folla da banchetto: questo dà modo di pensare ad un’esperienza molto simile ad una normale cena in compagnia. Inoltre, è un modo per rivedere un giudizio espresso un bel po’ di tempo fa.

Questo ristorante non ha una personalità particolarmente spiccata, ma si distingue per una cucina – tutta incentrata sul pesce – di qualità più che onesta.
L’edificio è ben curato anche dall’esterno, internamente è ben arredato anche se un po’ troppo ampio per i miei gusti, i tavoli sono comodi e abbastanza ampi; le pareti di un riposante giallo tenue e ampie vetrate semicircolari nell’angolo di sala a noi riservato danno complessivamente una buona immagine, a cui contribuisce la cucina a vista. Un neo, poco simpatico, è rappresentato dai bagni, puliti ma così brutti da sembrare di un altro locale.

I vini per la serata, scelti in anticipo, sono un Prosecco tra le decine della zona, discreto, e un buon Pinot Grigio 2003 de La Masottina, cantina coneglianese di rilevanti dimensioni ma anche di qualità non disprezzabile (se non vado errato si parla di 8/10€ a bottiglia). La carta dei vini è comunque presente, incentrata ovviamente sui bianchi, con qualche buona etichetta.

La cena inizia con una squisita tartare di tonno con una salsina di soia allo zenzero: fragranti crostini di pane ad accompagnare questo piccolo antipasto; fresco e saporito il pesce.
Classico che più non si può il secondo antipasto, fatto di assaggi di pesce al vapore: gamberi saporiti, splendide e semplici canocchie, polipo un po’ insipido, alici marinate ordinarie e un ottimo salmone.
A seguire una catalana di crostacei, l’astice in primo piano al giusto grado di cottura è succulento: peccato per i pomodori dal sapore distante, piuttosto scialbo. Sedano e cipolla di Tropea non risollevano le sorti degli ortaggi in questo piatto, complessivamente oltre la sufficienza per la qualità dei crostacei.
Lo spiedino con capesante e gamberi alternati a zucchina e melanzana, non indispensabile, conferma comunque la qualità della materia prima sulla quale il ristorante è specializzato.
Il miglior piatto della serata è un equilibrato risotto con piselli e crostacei: nulla da dire sul grado di cottura, perfetto, e sulla piacevole sapidità dell’insieme.
Inevitabilmente il successivo primo, pur buono, non è all’altezza del risottino: pasta phillo ripiena di ricotta e accompagnata da una salsina verde senza grandi acuti.
Con un livello di sazietà ben oltre la norma, è stato comunque molto gradito il rombo con le patate al forno. Davvero ottimo e sicuramente freschissimo il pesce.

Avendo in serbo la classica torta alla crema delle grandi occasioni, non abbiamo consumato un dessert tra quelli in carta al ristorante.

Sul servizio nulla da dire, il personale è sempre stato professionale e garbato anche se non sarebbe stato sgradito qualche sorriso in più.

La spesa complessiva, di 45€ a testa, a vedere la carta in linea con la scelta di un menu completo con una bottiglia decente, testimonia ancora una volta un buon rapporto qualità/prezzo.

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