Prezzo per persona bevande incluse: 42 €
Recensione
Finalmente dopo averne sentito parlare così tante volte e così tanto bene sono riuscito ad andare in questa che per Il Sole 24 Ore rappresenta una delle tre vere osterie d'italia. Ricavata da un rustico edificio usato per molti secoli come luogo di ristoro per viaggiatori e i loro cavalli, conserva un grande fascino oggi arricchito dalle soluzioni d'arredo e dal tono di eleganza che la signora Clemi - titolare dal '79 - gli ha saputo infondere.
Appena entrati ci si rende subito conto della cura e dei dettagli: il grande camino quadrato scalda un atmosfera di colori di fiori freschi e profumati di tovaglie dai bei tessuti e dai raffinati disegni di porcellane preziose. La cameriera che ci ha accompagnato al tavolo prenotato indossava una splendida veste dal gusto provenzale e una semplice e cordiale gentilezza. Il locale si articola in più salette una più bella dell'altra, con 80 coperti in tavoli non troppo distanziati l'uno dall'altro che d'estate aumentano grazie all'utilizzo dello splendido giardinetto.
Si comincia dagli antipasti che sono tanti e che rischiano di concludere con sazietà la cena per cui ne selezioniamo alcuni: pollo e rucola (sottili fette di petto di pollo su un letto di rucola spennellati da una misteriosa ma eccellente salsa), un delizioso carpaccio, frittura di verdure e arancine, burrata e polenta con soppressa, polpettine di carne, insalatina con foglie di spinaci con uova sbriciolate e bruschette al pomodoro. Unica critica...il cameriere li ha portati uno dietro l'altro velocemente, un pò più di attesa avrebbe giovato!
Decidiamo per due primi: riso al vino rosso con un formaggio locale - dall'odore forte ma dal buon sapore - e spaghetti al fiocco semplici ma buoni. Da provare sicuramente le tagliatelle all'anatra, il flan di zucca e spinaci e le minestre di orzo e fagioli. La carne alla brace specialità della casa non l'abbiamo provata, eravamo già sazi con gli antipasti, ma vedremo di non perdercela la prossima volta!!
Ma al sublime dolce che mi avevano tanto decantato non abbiamo rinunciato e io ho riempito la mia coppetta 4 volte! Gelato alla vaniglia bagnato da un caldo e delicato zabaione con fettine di pere cotte (in altri periodi dell'anno sostituite da fragole o lamponi o fichi o arance!). Una vera meraviglia! Buona la carta dei vini che prevede selezioni locali e nazionali, noi abbiamo preso del semplice prosecco della zona.
Caffè e un conto direi adeguato di 42 euro a testa. Lo consiglio veramente!
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