Prezzo per persona bevande incluse: 55 €
Recensione
Ritorno al Baccarossa dopo un po’ di tempo, ma purtroppo non capito spesso a Firenze.
Siamo in quattro ed entrando notiamo delle novità: nel locale è stata creata una saletta in più, e le pareti sono state impreziosite da quadri di Gianpaolo Talani.
Ci fanno accomodare in bel tavolo rotondo finemente apparecchiato.
Claudio e un'altra signora, che lavorano in sala, sono sempre molto disponibili e sorridenti benché il locale sia pieno.
Ci viene servita un entrèe con un Prosecco di Valdobbiadene.
Leggendo il menu noto che è molto cambiato dalla mia ultima visita, ma sempre con proposte curiose e stuzzicanti. Anche la già completissima carta dei vini si è arricchita di ulteriori quarantacinque nuove etichette.
Solo io prendo l’antipasto, “Baccalà su crostone di pane profumato con cavolo nero e crema di fagioli cannellini”, abbinamento di sapori perfetto. Il tutto risultava al palato veramente delizioso.
Come primi tre “Linguine con triglie profumate” veramente squisite, e gnocchi conditi con un pesce che purtroppo non ricordo, ma a dire della nostra amica eseguiti in maniera eccellente.
Su consiglio di Claudio scegliamo di accompagnare la cena con un Arneis “Pierin di Soc” di Funtanin, un vino che non conoscevo e che mi ha entusiasmato.
Come secondo prendiamo tutti la “Tasca di rombo ripiena di carciofi con tortino di patate”. Pesce freschissimo (del resto il loro credo è solo “pesce di cattura”) e piatto nel suo insieme veramente ottimo.
Come dolce io prendo uno “Scampolo d’estate”, una crema al mandarino veramente prelibata, mia moglie una “Panna cotta con fonduta di cioccolata calda” sublime.
I nostri amici scelgono due “Tortini al cuore caldo di cioccolato” accompagnati con cannella e anche loro rimangono entusiasti.
Accompagniamo i dolci con quattro Passiti. Di due di questi, calabresi, non avevo mai sentito parlare, ma erano veramente buoni. Infatti sono stati rabboccati una seconda volta.
Per finire quattro caffè e due Armagnac: devo dire uno dei più buoni Armagnac bevuti in vita mia.
Il conto finale è di 220 euro, quindi direi rapporto qualità prezzo ottimo.
Questi ragazzi lavorano con passione a tal punto da non farlo quasi sembrare tale, ma si vede da tante cose che gli piace proprio. Se prendiamo ad esempio la carta dei vini, Claudio va sempre alla ricerca di nuove etichette magari meno famose e ai più sconosciute, ma buonissime, e per me quando si ricercano le particolarità e non ci si accontenta vuol dire che si ha passione e amore per quello che si fa.
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