Memori dell'avventura gastronomica di ieri sera ed essendo sabato, decidiamo nel mentre della scalata pomeridiana in quel di Finalborgo di prenotare per la serata un ristorante degno di questo nome. Dei "locals" ci consigliano questa locanda che si affaccia su Piazza Santa Caterina, piazza nella quale si terranno le finali di arrampicata in serata.
Essendo una delle finaliste prenotiamo per le 22.00.
Affamatissimi (e quando mai!) e stanchi per la giornata intensa ci rechiamo al ristorante. Ci accoglie un ragazzo che ci fa accomodare al nostro tavolo, fortunamente posto all'interno vista l'umidità eccessiva scesa nella serata.
Sicuramente il dehors è più caratteristico vista la splendida cornice della piazza contoranta dalla Chiesa e relativi chiostri tardo medievali di Santa Caterina, mentre l'interno è abbastanza anonimo e rustico....come una vera locanda dovrebbe essere. Tavoli forse un po' troppo ravvicinati e con apparecchiatura e posateria entry level.
Ci vengono portati i menu e nel contempo vediamo passare due piatti contenenti abbondanti fritti misti: purtroppo sono le ultime due porzioni disponibili.... peccato!
Scegliamo allora un antipasto della casa da dividere in due, uno spada alla griglia per me e delle cozze alla marinara per Marco e due insalate miste.
Da bere bianco sfuso frizzante della casa, servito alla giusta temperatura.
Nell'attesa dei piatti (alcuni avvisi sparsi nel ristorante ricordano che i piatti vengono cucinati al momento e quindi c'è da aspettare, un memento per milanesi sclerati) sbocconcelliamo dell'ottimo pane alle olive presente nel cestino.
Arriva l'antipasto.
Abbondante per una persona, più giusto per due. Comprende dell'insalata di riso (anonima), taboule (buono), insata di mare (buona), rotolo farcito di mazzarella (mah), verdure ripiene, frittatine e pezzetti di torta salata che forse era meglio fossero caldi. Spazzolato tutto!
Ora non ci resta che aspettare i piatti forti.
Arrivano giustamente in contemporanea sia le cozze che lo spada.
I due tranci di pesce sono freschi e ben grigliati senza nulla che possa alterare il buon sapore della materia prima, giusto un giro di ottimo olio ligure di un frantoio locale. A detta del consorte che solitamente vede il pesce come fumo negli occhi, buone anche le cozze, nel cui intingolo fa pure scarpetta. Sicuramente abbondanti.
Nella norma le insalate miste.
A fine cena scambiamo due chiacchere con il cameriere che nonostante la stanchezza rimane sempre cortese e disponibile.
Posto come quelli di una volta, con cibi semplici ma buoni, porzioni generose e pochi fronzoli, a prezzi onesti, serviti da personale sempre con il sorriso sulle labbra. Da riprovare sicuramente, questa volta fritto misto sarai mio!
