Felline (LE) è un piccolo paese sulla costa vicino Ugento con poche case bianche, vicoli stretti e una chiesa in pietra tufacea. In una essenziale ma graziosa piazzetta una decina di ombrelloni bianchi cintati da lumi di citronella racchiudono i tavoli ben apparecchiati di questo ristorante, e non sembrano esserci altri tavoli all’interno.
Il maître, adiuvato da due giovani collaboratrici, mi fa subito accomodare. Leggendo il menuù sono attirato da un antipasto di pesce veramente molto ricco e decido di provarlo.
Mi anticipano il pane con olive (pericoloso perché le olive sono piccole con noccioli particolarmente duri) e alcuni taralli particolarmente gradevoli.
Tra i differenti piccoli assaggi di antipasti, ne ho contati almeno 16, debbo segnalare: il tonno fresco con una sorprendente salsa di pistacchi, sottilette di polpo, sgombro al pesto, un formaggio acido presentato in modo elegantissimo, alcuni fritti, e varie elaborazioni di gamberetti e polpo variegate e colorate, ma non all’altezza dei precedenti.
Il cameriere è molto desideroso di mostrare la scelta di pesce fresco e crostacei, che effettivamente hanno un bell’aspetto. Mi oriento invece su un semplice calamaro al forno, che mi viene servito un po’ duretto ma su un elegante piatto a forma di luna.
Nell’insieme il locale sembra comprensibilmente orientato alla vendita del pesce esposto, ed è desideroso di mostrare un servizio di livello, perdendo un po’ di spontaneità.
Il prezzo di 34 euro senza vino sembra leggermente alto vista la località non famosissima, e il mare a portata di mano, e quello che ho mangiato. Comunque avendo assaggiato ben poco dovrei tornare per farmi un’idea più completa.
