Prezzo per persona bevande incluse: 55 €
Recensione
Martedì pomeriggio, dopo una breve ricerca sulle principali guide, scelgo questo ristorante di Fabriano (distante circa un'ora dalla mia città, Perugia): una splendida residenza d'epoca situata sulle colline immediatamente fuori della cittadina marchigiana. Appena usciti dalla superstrada notiamo infatti la villa magnificamente illuminata sulla sinistra, a circa due chilometri, salendo sulle colline, come già cortesemente indicatoci al telefono nel pomeriggio.
Ambiente davvero incantevole, elegante ma non eccessivo, sobrio ed accogliente. La sala in cui ci accomodiamo è quasi piena. Il servizio si è rivelato fin da subito cortese e sorridente, perfetto anche nei tempi, considerando anche la quantità di gente.
Ci viene subito servito un calice di spumante ed un appetizer di trippa e fagioli cannellini, buono.
La carta dei vini è davvero senza eguali, tanto che poco dopo notiamo sulla parete una targa premio come "Miglior Carta dei Vini d'Italia - Primo Classificato", riconoscimento conseguito proprio quest'anno ad un'importante manifestazione enologica. Il mio compagno, che conosce i vini meglio di me, sceglie un Mercurey del '93, che ci viene servito correttamente da un giovane sommelier, e che si rivela essere un vino eccezionale, non solo nel gusto ma anche nel rapporto qualità prezzo (€ 45,00). Unica piccola nota stonata: il tavolino col decanter viene lasciato un po’ troppo distante dal nostra tavolo! Nulla di grave, comunque.
Alla carta, ordiniamo un tortino di ciauscolo al pecorino e clorofilla di erbette, ed un baccalà marinato. Tortino davvero buonissimo: il grasso del ciauscolo e del formaggio caldi si stemperano in bocca grazie alle due salse vegetali freschissime, disposte sul piatto a rivoletti. Il baccalà, servito su rucola e radicchio (dei quali forse non c'era bisogno), è servito tagliato a fette sottili e cosparso di buccia di limone grattugiata. Buono e fresco ma non eccezionale, forse per la consistenza un po’ acquosa.
Passiamo direttamente ai secondi, fra i quali mi aveva incuriosito una quaglia allo zenzero e miele, ma al momento dell'ordine mi viene detto essere indisponibile; ripiego quindi su un filetto al foie gras e foglie d'oro; il mio compagno sceglie invece petto d'anatra al foie gras e uva bianca. Il filetto è tenerissimo e saporito, decorato con una pellicola dorata (ovviamente commestibile) ed accompagnato da coste di bietola bollenti e gustose. Il foie gras consiste però in un piccolo bocconcino posizionato sopra il filetto, il quale quindi partecipava solo "di sfuggita" alla formazione del gusto del piatto. Stesse caratteristiche del petto d'anatra: molto buono, ma il foie gras è una piccola noce appoggiato sulle fette, così come i chicchi d'uva, cotti appena e disposti sul piatto più come decoro che non come artefici del gusto complessivo.
Veniamo ai dolci, per i quali c'è una carta a sé, discorrendo e pasteggiando col Mercurey che col passare dei minuti diventa sempre più buono.
Io ordino un tortino gelato al gorgonzola e pere, davvero buonissimo, il mio compagno prende un semifreddo ai tre cioccolati (tre belle fette di tronchetto a strati, tipo gianduiotto), buonissimo ma non particolarmente originale.
Concludiamo con due caffè ed il conto, 110 euro in due, spesi complessivamente bene, in un locale piacevolissimo, che potrebbe comunque migliorare alcuni aspetti legati in particolar modo alla cucina, ma che ci ha regalato una serata davvero gradevole.
Altre recensioni per "Marchese del Grillo - Hotel"
Condividi la tua esperienza
Raccontarci le tue personali esperienze è fondamentale per permetterci di conoscerti sempre di più ed offrirti consigli su misura per te. ilmangione non è più un'esperienza statica, ma una potente Intelligenza Artificiale che impara a conoscerti partendo da quello che ti piace.