Posizione.
La posizione è eccezionale, siamo in uno dei punti più affascinanti del Tirreno cosentino. Di sera le luci di Diamante si riflettono nell’acqua e nelle serate serene è un gioco di luci e ombre davvero suggestive.
Si parcheggia ai lati della strada ma anche in un ampio spiazzo poco distante.
Ambiente.
Il locale è caratterizzato da una parte interna e da una terrazza che sovrasta la scogliera sottostante. I tavoli sono quadrati da quattro e otto posti ben distanziati tra loro ed apparecchiati molto semplicemente, con un tovagliato giallo e blu a rimarcare che ci troviamo in località Riviera Blu di Diamante.
Servizio.
Il servizio è garantito da un personale formato da circa tre persone più il titolare che si aggira tra i tavoli. Il tutto è un po’ approssimativo e distaccato.
Il menu si caratterizza principalmente dal pesce. La sera si possono gustare anche delle pizze. Non esiste un menu nè una carta dei vini.
Scegliamo a voce un Vermentino della Gallura servito nell’apposito secchiello, a temperaturo leggermente più alta del dovuto.
Cucina.
Iniziamo con una frittura di “fragaglie” che sono le triglie molto piccole accompagnata da una frittura di alghe. Il pesce sicuramente fresco risultava poco croccante e tiepido.
Continuiamo con degli spaghetti con i ricci di mare, cucinati con qualche pomodoro pachino. Il piatto risultava senza mordente, quasi inesistente il sapore dei ricci.
Proseguiamo con un sarago al sale. Buono il pesce e sicuramente fresco: il piatto più riuscito.
Terminiamo con dei tartufi di Pizzo.
Ormai è tradizione che in questo periodo facciamo visita a questo locale e ogni anno lo troviamo in fase calante. Rispetto ai primi anni perde sempre un qualcosina, a volte nel servizio, a volte nella preparazione dei piatti. Il posto e il pesce che si presenta sempre fresco meriterebbero qualche slancio in più da parte dei proprietari. Speriamo che il prossimo anno possiamo riscontrare l’inizio di una nuova ascesa.
Il conto è sui 35 euro a persona con rapporto qualità/prezzo normale.
