Prezzo per persona bevande incluse: 67 €
Recensione
Siamo di ritorno da Verona e sono circa le 20.00, vediamo le prime uscite per il lago di Garda e pensiamo di fermarci a cenare in quella zona, che essendo turistica offre sicuramente un'ampia scelta di ristoranti aperti anche il lunedì sera.
Usciamo dall'autostrada a Desenzano del Garda e arriviamo in centro dove parcheggiamo l'auto per avventurarci alla ricerca di un ristorante.
Vogliamo un posto con un ambiente carino, piccolo e intimo dove cenare in tranquillità, quindi pochi coperti e atmosfera non eccessivamente luminosa con magari un poco rumore. Nel camminare lungo una via che dal lago si protende verso l'entroterra in lieve salita passiamo di fronte ad alcuni ristoranti tra i quali il Bagatta Wine Bar. Ci piace l'atmosfera che notiamo all'interno e decidiamo di varcare la soglia.
Gentile e cordiale l'accoglienza della ragazza dietro il bancone che ci accompagna nella saletta adiacente dove ci offre la scelta della sistemazione tra alcuni tavolini vuoti. Come al solito, lascio alla mia compagna la scelta del tavolo e ci accomodiamo in un angolo della sala molto confortevole.
Mentre ci sediamo noto un piccolo sgabello a lato del tavolo per appoggiare la borsetta delle signore, interessante dettaglio che lascia intendere l'attenzione al particolare. Sedie importanti in stile antico mentre sul tavolo vi è una tovaglia color nocciola con i tovaglioli marroni, belle posate e bicchieri. La distanza tra i tavoli non è eccessiva, ma sufficiente a mantenere una discreta privacy. Il soffitto a volta con mattoni a vista, tipico di una casa antica ristrutturata ma lasciata volutamente in stile, completa una bella atmosfera.
La ragazza che ci seguirà tutta sera arriva con il menu e il cestino del pane che consiste in un sacchetto marrone di carta con all'interno una selezione di grissini caserecci, fette di pane con olive e taralli, tutti ottimi e freschi.
Chiedo la lista dei vini e noto una cantina molto ben fornita con una selezione importante e curata. Non solo grandi nomi ma etichette collegate a case vinicole di pregio. Viste le scelte culinarie su cui ci siamo orientati, sono attratto da un Sauvignon 2004 di Felluga (euro 32,00) che si dimostrerà una scelta perfetta. Il vino viene portato e, più volte, ci viene servito nel protrarsi della cena, inoltre viene lasciato in fresco a lato del tavolo in un cestello con ghiaccio.
Scegliamo di partire con un primo piatto e poi di stuzzicare ulteriormente con un antipasto, per poi chiudere eventualmente con un dolce. Chiediamo di poter ordinare per gradi in base al nostro appetito e siamo accontentati dalla nostra ospite che si dimostra molto gentile e disponibile.
Quindi partiamo con due tagliolini all'aragostella e gamberi (euro 19,00 ciascuno) e arrivano due porzioni modeste che dopo aver assaggiato avremmo gradito fossero leggermente più abbondanti; sono infatti perfette in termini di equilibrio e delicatezza di sapori. Il piatto è inoltre ben presentato visivamente e i tagliolini sono tutti compressi al centro del piatto, da muovere e spargere con la forchetta. Un piatto che non fatico a definire ottimo.
Visto l'inizio emozionante e dato che la nostra fame non era eccessiva (ma neppure la porzione) decidiamo di continuare, ma, invece di passare ad un secondo, facciamo una leggera retromarcia e scegliamo due antipasti che ci attirano particolarmente, ovvero la mia compagna sceglie una tartare di manzo (euro 14,00) mentre io prendo una selezione di culaccia e patanegra con gnocco fritto (euro 10,00). Gli gnocchi fritti mi vengono portati in un sacchetto di carta marroncina e sono deliziosi così come i salumi a cui si accompagnano.
Sono estremamente soddisfatto della mia scelta e decido di assaggiare anche la tartare che invece mi delude parzialmente perché è un pochino troppo saporita e salata. Non sono il solo a pensarlo, anche la mia compagna nota un eccesso di sale che purtoppo la rovina un pochino. La carne è freschissima e la qualità indiscutibile, ma un eccesso di sale ne compromette la perfezione. Anche in questo caso la presentazione dei piatti è molto curata.
Scegliamo di prendere anche i dolce e capiamo subito di aver fatto la cosa giusta. La nostra ospite ci chiede se vogliamo accompagnarlo con del moscato e al nostro assenso ce lo serve due bicchieri a coppa. Ottimo vino per un fantastico dolce: una millefoglie dall'ottimo aspetto, freschezza e gusto con panna e frutti di bosco presentata in modo molto originale. Io prendo invece una creme brulè all'arancia con lamponi freschi. Sensazionale, entrambi i dolci, ma soprattutto la crème brulè si dimostrano buonissimi oltre ogni aspettativa.
Chiudo con un caffè (2,00 euro). Per essere precisi e completare il conto devo dire che la minerale che abbiamo bevuto durante il pasto, alternandola al vino, ci viene addebitata a 3,00 euro mentre il coperto è di 2,50 euro a testa, il moscato invece 4,50 euro a bicchiere.
Totale del conto 133,00 euro che devo dire non è sicuramente modesto ma in rapporto alla qualità del prodotto consumato definirei ben spesi. Il servizio è sempre stato all'altezza e la ragazza che ci ha servito è sempre stata competente, garbata, gentile e professionale.
Devo dire che ritornerò perché ho lasciato molte parti del menu inesplorate e sono davvero curioso di ampliare le conoscenze.
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