Locale di vecchissima tradizione a pochi passi da Piazza Duomo, il cuore della città. Sui menu, in prima pagina, è possibile leggere anche la storia di questo antico locale e la spiegazione del suo nome. Storia che trasuda anche dalle pareti del ristorante e dalle centinaia di "ninnoli" che l'arredano.
Ci fermiamo mio figlio ed io a pranzo per un pasto veloce (ma non leggero!) in occasione del santo patrono della città.
Iniziamo con un antipasto misto di coppa di Zibello e salame cremonese che mio figlio ed io ci dividiamo fraternamente
Il salame (agliato) sarà ottimo, la coppa molto "normale".
Poi il mio giovane commensale prosegue con degli ottimi (e abbondanti) spaghetti alla carbonara ed io con un sublime brasato stracotto in un sugo di vino e mele, accompagnato da polenta.
Quindi una fetta di torta al cioccolato con su della marmellata in una versione molto artiginale della sacher ma impreziosita da una "colata" di crema al mascarpone
Io bevo un onesto bicchiere di gutturnio e mio figlio una classica Coca-Cola.
Il menu, con prezzi decisamente abbordabili, si basa soprattutto sulla tradizione cremonese con piatti di marubini (tortellini) ai tre brodi, tortelli gnocchi e vellutata di zucca, e tra i secondi, oltre al classico brasato, il tipico cotechino, il baccalà,lo stinco di maiale ecc
Chiudiamo con un caffè.
Il servizio è stato veloce quanto basta, attento e cortese.
Il prezzo totale 41 euro, circa 20 a testa.
Sicuramente consigliato a chi si trovasse in gita a Cremona ed avesse voglia di provare la cucina locale in un ambiente di vecchia tradizione
