Prezzo per persona bevande incluse: 130 €
Recensione
Il locale è uno dei più belli e affascinanti che abbia mai visto, una stube tradizionale tirolese con legno d'epoca, piccole stanzette raccolte con candelabri d'argento, fiori, personale in costume tradizionale. Se aggiungiamo che la cantina multimediale dell'hotel La Perla è sicuramente una delle più belle e fornite d' Italia, con una collezione completa di Sassicaia di tutte le annate disponibili, si comprende che l'impatto al ristorante è quello giusto.
Ci accomodiamo in una minuscola saletta tutta per noi con un grande tavolo quadrato e ci viene subito offerto un bicchiere di Franciacorta accompagato da una serie infinita di piccoli e intriganti stuzzichini.
Decidiamo di scegliere alla carta e di accompagnare i piatti con dei vini a bicchiere proposti dal bravo sommelier.
Purtroppo il giovane cameriere che ci seguirà durante la cena, anche se simpatico, non si dimostrerà all'altezza della situazione nella descrizione dei piatti.
Arrivano finalmente i piatti.
Filettino di maiale affumicato in casa salsa al rafano e barbabietola rossa: buono anche se il piccante del rafano copriva troppo il gusto della carne.
Orzotto all'aglio orsino con lardo e finferli: un classico del locale perfetta la cottura, delicato profumo di aglio in contrasto con la dolcezza del lardo.
Ravioli di vitello salsa al rabarbaro: buona e sottile la pasta, sin troppo delicato il ripieno, troppo agressiva la salsa la cui acidità copriva la dolcezza del vitello.
Spalla di vitello, finferli con purea di patate: ottima la carne, tenera e gustosa; buoni e croccanti i funghi.
Filetto di vitello cotto a bassa temperatura con salsa e chips di topinambur: un ottimo secondo piatto, molto tenero e gustoso il filetto, bello il contrasto di consistenza con le chips e anche la salsa si abbinava alla perfezione.
Ormai sazi ordiniamo anche i dolci.
Soufflè al cioccolato con sorbetto al frutto della passione: esecuzione perfetta di un classico della pasticceria; ravioli di strudel con gelato alla cannella: una specie di strudel destrutturato dove la pasta dei ravioli non era altro che due sottilissime fette di mela con all'interno mela, uvetta e pinoli (interessante).
Una gran bella cena in uno splendido locale, una cucina all'altezza anche se non regala emozioni particolari, un servizio in certi casi imbarazzante anche se non in tutti gli elementi, servirebbe un po' più di attenzione da parte del maître-sommelier per evitare figuracce.
BUZZY
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