Conegliano è stata la meta di questa nostra uscita enogastronomia in un fine settimana in cui la primavera inizia a dare le prime timide avvisaglie.
Annesso all'hotel Cristallo, il ristorante è composto di un'unica sala in cui sono raggruppati tutti i coperti; l'atmosfera è vagamente retrò, con evidenti tendaggi e lampadari molto vistosi, di dubbia eleganza, accompagnati da una moquette la cui presenza contruibuisce ad invecchiare l'ambiente.
Al nostro arrivo i coperti sono in minima parte occupati, con il passare del tempo la sala andrà via via riempiendosi di clientela per lo più giovane e vociante.
Ci viene subito presentato il menu dal quale io e il mio amore grandissimo Rosanna scegliamo pietanze diverse nel tentativo di avere una visione più completa di quello che il ristorante mette a disposizione della propria clientela.
Io scelgo dei bauletti alla ricotta con olive nere, il mio amore delle crespelle al radicchio e montasio. Non soddisfacente la mia scelta dato che il piatto non soddisfa le mie aspettative presentandosi vagamente scotto, poco saporito, appena tiepido e nel complesso deludente; più soddisfacenti le crespelle del mio amore sia per quanto riguarda la quantità che il sapore che risulta delicato e pieno anche se, avendolo in piccola parte assaggiato, mi è parso leggermente unto.
Miglioriamo nettamente nei secondi; la mia guancetta di vitello servita assieme ad una polentina morbida è assolutamente morbida tale da sciogliersi o quasi in bocca ben accompagnata dalle patate al forno che ho ordinato insieme. Il mio amore grandissimo gusta, con piena soddisfazione, uno dei piatti forti del locale ossia lo strogonoff di pollo alla senape francese; la fama del piatto è assolutamente confermata dal giudizio sempre molto attento e giustamente critico del mio amore che soddisfatta, conferma la bontà della pietanza assaporata assieme a degli ottimi piselli con pancetta.
Concludiamo la cena con una crème brulée, servita in maniera sufficientemente coreografica e gustata con estremo piacere, e un tortino al cioccolato caldo consigliato, a ragione, dal giovane cameriere.
Il pasto è stato accomagnato da un Rosso di Montalcino anno 2004, ancora troppo giovane e dal sapore nettamente vinoso servito, inoltre, ad una temperatura inadeguata rispetto ai 18 gradi canonici.
Il servizio, seppur puntiglioso, è parso talvolta troppo rapido e sbrigativo; maggior calma avrebbe giovato e sarebbe stata sicuramente più opportuna.
Il giudizio è nel complesso sufficiente con un ambiente che andrebbe sicuramente svecchiato negli arredi e nei complementi e un servizio non sempre preciso, ma con una cucina sobria, piacevole e curata.
Il costo complessivo è stato di euro 74.
