Ci dispiace dissociarci dalle tante recensioni pos...

Recensione di del 05/02/2012

Osteria al Giardino

44 € Prezzo
5 Cucina
7 Ambiente
7 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Scarso
Prezzo per persona bevande incluse: 44 €

Recensione

Ci dispiace dissociarci dalle tante recensioni positive su questo ristorante, ma la nostra esperienza non è stata soddisfacente. La location, cui si accede attraverso una suggestiva scalinata in pietra, è molto carina, trattandosi di un'antica villa situata nelle immediate adiacenze di Como, in posizione sopraelevata rispetto alla città. Purtroppo febbraio, con gli alberi spogli e la neve appena caduta, non è il mese ideale per far visita al locale, vista l'impraticabilità dell'annesso giardino, che nella bella stagione riteniamo si trasformi in un piccolo gioiello. L’accoglienza dei due proprietari è parzialmente calorosa.
Otto gli avventori, noi compresi, nonostante fosse domenica. Una sola sala da pranzo, con una trentina di coperti, è riscaldata da un bel caminetto, che aiuta i termosifoni a rendere gradevole la temperatura. La toilette (il dispenser degli asciugamani di carta era vuoto) è al piano sottostante. Per raggiungerlo si attraversa una specie di terra di nessuno, con temperatura da cappotto.
Ci viene consegnata la lista, ben impostata, ma non la carta dei vini (grave mancanza, considerato, a posteriori, il prezzo della bottiglia consigliata dalla proprietaria).
Volendo stare leggeri, abbiamo optato per un misto di salumi in due (13 euro), rivelatosi modesto.
A seguire, un’orecchia di elefante per me (costoletta di vitello alla milanese, al prezzo di 24 euro) e una tagliata per mia moglie (17 euro).
Purtroppo, al contrario delle aspettative, entrambi i piatti si sono dimostrati insoddisfacenti: panatura della mia “milanese” da dimenticare, con carne del tutto insapore, e tagliata di mia moglie per nulla tenera.
Buone, invece, le patate arrosto che accompagnavano i piatti.
Resasi conto del nostro disappunto, la proprietaria ci ha offerto il digestivo, proponendoci un tiramisù della casa (6 euro), che solo io ho preso. Mi dispiace dirlo, ma anche questo dolce aveva caratteristiche industriali.
Offerta anche una ciotola di meringhe.
Abbiamo speso 88 euro per un antipasto, due secondi e un dolce; il vino (Refosco) ha inciso per 19 euro (francamente troppi), l’acqua per 3 euro e il famigerato coperto per 3 euro ciascuno.

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