Prezzo per persona bevande incluse: 39 €
Recensione
Avevo già provato questo locale, due anni fa circa, e ci sono tornato volentieri. L’ambiente è sostanzialmente immutato, una trattoria ricavata in un cascinale con ambienti non molto grandi ma molto confortevoli e “caldi”: ma qui fanno un menu diverso per ogni stagione e conviene scegliere il menu degustazione, con assaggi di tutti i piatti.
Siamo in sei e ci vengono portati subito gli antipasti: un tagliere di salame, peperonata ( ottima), insalata di cannellini ( buona), insalata russa ( buona ma un po’ troppo fredda, certe verdure sembravano appena scongelate), patè di fegato e sarde in carpione. Queste ultime vengono criticate dai miei amici intenditori perché troppo dolci e lasciate poco tempo in marinatura, ma a me sembrano buone.
Poi ci vengono annunciati dal solerte e simpatico proprietario i primi piatti: risotto con le ortiche, bigoli freddi alla veneta, e una pasta e fagioli rivisitata con piselli, di cui ci viene fornita una interessante descrizione ma che stranamente, in tavola, non comparirà mai. Bigoli e risotto sono ottimi comunque.
Ci lasciano il tempo necessario per riposare il palato, sempre con la supervisione e l’intrattenimento, mai invasivo, del gestore, poi arrivano i secondi: maialino arrosto, coniglio alla ligure e punta al forno, con contorno di patate forse con un po’ troppo sale e insalata fresca. Non abbiamo nulla da ridire ma il pezzo veramente forte viene per ultimo: una superba anguilla in umido con polenta bianca cucinata direttamente dal proprietario, che ne va giustamente fiero. Il tutto innaffiato da vino bianco locale, discreto.
Tutti e sei decidiamo di concludere la cena con un sorbetto al pompelmo rosa che ci disseta e ci “sgrassa” la bocca. Prendiamo caffè, due amari e tre limoncelli. Alla fine chiediamo se si può fare un po’ di musica: in sala ci sono diversi strumenti musicali e siamo rimasti soli per cui non abbiamo neanche lo scrupolo di disturbare, ma ci viene detto che è meglio soprassedere: in passato gli strumenti erano destinati ai clienti con talento musicale, ma ci sono stati episodi spiacevoli e abusi, e il proprietario ha deciso di riservarli solo per sé, in certe serate particolari: peccato, sarebbe stata una bellissima conclusione.
Abbiamo speso in tutto 235 euro: circa 39 euro a testa. Per concludere: ambiente bello e confortevole, servizio buono e cucina da provare, che si vuole di più? Forse qualche ritocco ai prezzi, per il resto è tutto a posto.
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