Che dire di questo meraviglioso e quasi unico ristorantino di campagna immerso tra oliveti e vigneti dal quale si possono scorgere il mare e il profilo dei monti della Laga? Qui la semplicità è un punto d'arrivo, frutto di una ricerca ed una passione encomiabili. L'anima di tutto ciò è Patrizia Corradetti, che, coadiuvata dai figli, propone menu tipici della cucina abruzzese con qualche incursione in quella marchigiana (viste anche le sue origini )interpretandoli in modo molto personale.
Sono venuta tantissime volte ed ogni volta è una festa, non solo per il palato, ma anche per l'anima.
Passo ora a raccontarvi l'ultima felice esperienza: eravamo in quattro, ci siamo accomodati, visto il bel tempo, nell'ampia veranda esterna e abbiamo ordinato antipasti misti, composti da un assaggio di salumi e formaggi serviti con focaccine di pane, panzerotti ripieni e fritti, olive all'ascolana e cremini, ciabbotta di ortaggi, fagiolini e patate,ortaggi grigliati e ripieni con crema di pecorino,insalata di farro e agnello caceova.
Come primo abbiamo scelto della chitarra con il sugo di pallottine, che ci sono state servite con a parte dell'olio di produzione locale e peperoncino. Incantevoli!
Passando ai secondi non abbiamo saputo resistere davanti all'ottimo agnello alla brace, accompagnato da un'insalatina verde del loro orto, e non ci siamo neanche trattenuti dall'assaggiare, ma questo era davvero un assaggio (giuro!)della squisita capra alla neretese, cotta in umido a pezzetti, con molti odori e arricchita da dei peperoni fritti, piatto ormai della memoria.
Visto che c'eravamo e non volevamo fermarci a trenta, abbiamo proseguito con il dolce, un delicato tortino al cioccolato con le pere.
Abbiamo accompagnato il pasto con un buonissimo Cerasuolo della casa, in versione rosata per gli antipasti e rossa per le altre pietanze.
In quattro abbiamo speso 132 euro.
