Prezzo per persona bevande incluse: 40 €
Recensione
Approfittando della Rassegna gastronomica del Lodigiano, andiamo finalmente a provare la cucina de l’Arsenale di Cavenago d’Adda.
Situato al centro del paese, il ristorante offre un comodo parcheggio. Ottimi gli arredi e la location: un vecchio arsenale ristrutturato e sistemato a dovere.
Appena arrivati veniamo fatti accomodare al nostro tavolo dalla moglie dello chef, che ci porta dell’acqua e chiede per il vino che però non prendiamo, trattandosi della rassegna gastronomica il menu è fisso.
Ci viene portato il pane, semplice pane bianco, buono, ma da migliorare ed ampliare in un ristorante ex-stellato.
Iniziamo con il marbrè di lepre con marmellata di cipolle: ottimo l’abbinamento, da solo il marbrè a mio parere perde un po’, ma comunque un buon inizio.
Continuiamo con una variazione di granone lodigiano in tre consistenze, composta da un raviolo di pasta di riso ripiena (molto buono), un gelato con stecco ricoperto di nocciole (tra i tre il meno riuscito perché seppur buono ed intrigante dopo un po’ le nocciole personalmente mi “stufano”) ed infine una deliziosa crème brûlée veramente buona soprattutto per l’abbinamento del dolce caramellato con la crema di grana.
Da segnalare che entrambi gli antipasti erano presentati con un po’ di insalata condita con un ottimo olio (presentarne semplicemente una boccetta insieme al pane già sarebbe un buon miglioramento).
I primi iniziano con i ravioli ripieni di storione con crema di patate e burro alle erbe (buoni buoni), per concludere con un riso rape rosse e malghese (gorgonzola stagionato di un produttore del Lodigiano) anche qui niente da ridire.
Di secondo arriva la coscia d’oca in cassoeula con polenta, veramente ottima, morbida e gustosa; da segnalare anche la polenta che riusciva ad esaltare a pieno la farina di mais.
Proseguiamo con un simpatico bon bon di pannerone al miele, devo dire che il gusto quasi piccante del pannerone ben si sposa con il miele.
E per finire il soffice di mascarpone con cuore di caffè e streusel al cacao, dolce veramente buono ed azzeccato nel complesso, ma a mio parere (i miei commensali non la pensavano così) il biscotto al cacao, sebbene buono, va a coprire troppo il gusto del mascarpone.
Concludendo un’ottima cena in un ottimo ambiente, certamente il menu rassegna non è il più adatto per valutare le capacità creative dello chef (che però ne dà prova con la variazione di granone) ed il rapporto qualità/prezzo del ristorante negli altri periodi dell’anno, ma comunque ha ampiamente soddisfatto le aspettative ad un ottimo prezzo (40 euro). Unica nota dolente, il pane da arricchire.
Sicuramente un ristorante da provare e nel quale ritorneremo.
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