Torniamo sempre con piacere in questo ristorante che frequento da anni io e la mia famiglia. Ci accomodiamo nella grande sala vicino a una delle finestre che danno all'esterno, i tavoli sono sempre ben distanziati tra loro, il locale è semplice, ma molto pulito, ci viene portato il menu che ormai conosciamo a memoria, negli anni ci sono state poche varianti (hanno introdotto pochi piatti di pesce). Ma la forza di questo locale storico, sta nei piatti maremmani e di cacciagione.
Optiamo per un tris di primi, pappardelle al cinghiale, gnocchetti fatti in casa al ragù di carne e tortelli toscani burro e salvia. Che dire? Ogni singolo piatto nella sua semplicità è sempre fatto a regola d'arte, non a caso in cucina c'è una signora anziana tutta linda e pulita che ogni tanto si affaccia e porge i piatti alle figlie e già a questa visione si può comprendere la genuinità di questi piatti tipici.
Come secondo optiamo per un assaggio di cinghiale in umido con insalata mista e un assaggio di crostini toscani. Il cinghiale è morbido e molto saporito di erbe aromatiche e di ginepro, i crostini come sempre nella tradizione molto gustosi e io che non amo il fegato, questi li gradisco perchè hanno un sapore gradevole e appetibile.
Terminiamo la nostra cena con i dolci ottimi della casa, in fondo al salone c'è un carrello di torte di frutta alle creme e crostate rifgorosamente fatte a mano, optiamo per una torta cioccolato e rum, una alla ricotta e una crostata, tutte servite calde e accompagnate da un ottima crema di latte che è la chicca di questi piatti. Chiudiamo in bellezza con tre caffè e due amari e ci promettiamo di ritornare presto in questo locale storico maremmano che il tempo non ha cambiato.
