Su consiglio di un collega e di alcune recensioni favorevoli trovate su ilmangione.it decido di prenotare presso questa piccola osteria situata sulle colline senesi. Non dispone di un parcheggio proprio, è quindi necessario lasciare la macchina in un parcheggio fuori dalle mura dell’abitato di San Gusmè e percorrere a piedi un centinaio di metri per raggiungerlo.
Dopo un’attesa di un paio di minuti, necessaria alla pulizia del nostro tavolo precedentemente occupato, veniamo fatti accomodare: il locale è caratteristico, funge da bar e da osteria, all’ingresso oltre al bancone si trova un frigorifero di quelli tipici da salumeria dove fanno bella mostra di sé formaggi e salumi tipici della tradizione senese. L’ambiente è molto semplice, tavoli e sedie da trattoria, tovagliette di carta e un po’ di confusione dovuta all’affollamento del locale; proprio sotto al nostro tavolo il pavimento è interrotto da alcune lastre di vetro sotto le quali si intravedono le scale in pietra che una volta portavano alle cantine dell’edificio.
Dal menu consegnatoci dal cameriere decidiamo di ordinare un antipasto "Sira e Remino", un filetto al rosmarino e una tagliata con funghi porcini; da bere acqua naturale e un calice di Chianti.
L’antipasto arriva abbastanza celermente ed è composto da quattro fette di prosciutto di cinta (realizzato con la carne di una particolare razza di maiale allevata allo stato brado chiamata, appunto, cinta - cioè cintura - senese a causa di una specie di cintura di pelo più chiaro a metà del corpo dell'animale), dal sapore a metà tra il prosciutto crudo e il prosciutto di cinghiale, gustoso e poco grasso, due fette di salame finocchiona, due di salame classico abbastanza nella norma, dei formaggi accompagnati da un miele molto aromatico veramente degni di nota, carciofi sott’olio e quattro crostini, due al pomodoro e due alla milza. La porzione sarebbe per una persona sola ma in realtà è abbastanza per due.
Dopo una ragionevole attesa arrivano anche i secondi. Il filetto, come da mia richiesta è al sangue e cotto sulla brace, una bella porzione di carne succosa, tenera e gustosa con un filo d’olio toscano a crudo: veramente ottima. Anche la tagliata, un po’ più cotta, è degna di nota; l’unica pecca sono i porcini..sono porcini sott’olio fatti saltare in padella: veramente inadeguati alla bontà della carne, dopo un paio di assaggi decidiamo di lasciarli da parte, peccato!
Per concludere un caffè e un pochino di fila per pagare, ma ne vale la pena, locale senza troppe pretese ma se interessa la sostanza vale la pena farci un giro!
Conto totale 47 euro in due, compreso le bevande.
