Per il pranzo di auguri natalizi con i colleghi optiamo per questo ristorante sito nella centralissima Via Cavour di Casale. L'Osteria Amarotto ha aperto i battenti circa un anno e mezzo fa: il gestore lavora da moltissimi anni nel campo della ristorazione ed era il proprietario del Ristorante Castello d'Uviglie in Rosignano, all’interno di una location davvero splendida.
Il locale è carino, molto curato negli arredi e altrettanto nella mise en place.
Siamo in otto; solo il sottoscritto (per non tradire la propria fama di mangione...) sceglie il menu degustazione mentre gli altri commensali mangiano alla carta, scegliendo chi due, chi tre piatti.
Quanto a vino, ordiniamo una bottiglia (diventeranno due, a fine pranzo) di Barbera Superiore Le Cave, del 2009, di forte gradazione (14,5% vol.), intenso e piacevole al palato.
Sul tavolo troviamo del pane affettato e dei grissini fatti in casa, molto piacevoli.
Il menu degustazione prevede, come partenza, due antipasti.
Il primo è un battuto di carne di fassone piemontese, leggermente condito con olio evo, sale e pepe, per non coprire il sapore della carne che è davvero buona.
Il secondo antipasto è una terrina di cardi con bagna cauda: il piatto è probabilmente troppo abbondante, anche considerata la pesantezza degli ingredienti. Troppi pezzi di cardo e troppo olio nella bagna cauda, la cui parte solida è invece un giusto mix di aglio ed acciughe.
Tra gli altri antipasti che vengono serviti noto delle acciughe con il bagnetto verde, che risultano apprezzate, e un tagliere di salumi misti, che assaggio pure io: ottimo il cacciatorino, meno buono il salame cotto.
Il mio primo è un abbondante piatto di gnocchi con la toma: piatto ben riuscito, per nulla pesante nonostante la presenza di patate e formaggio, gnocchi sicuramente fatti in casa.
Come secondo mi viene servito uno stracotto al Barbera, ben preparato: la carne è tenera (e non solo, credo, per la lunga cottura) e saporita; il purè di patate cha accompagna il secondo è gradevole.
Tra i piatti serviti ai colleghi commensali ricevono degli ottimi giudizi i cappelletti in brodo, le tagliatelle ai porcini ed il bollito misto.
Nessuno di noi ordina il dessert (in effetti siamo decisamente sazi) e invece quasi tutti terminano con il caffè.
Il conto è pari ad € 28,00 a testa, sicuramente onesto.
Siamo soddisfatti: il servizio è stato celere e cortese, la cucina positiva ed il conto ragionevole. Certamente torneremo in questo ristorante.
