Prezzo per persona bevande incluse: 30 €
Recensione
Approfittando di una rimpatriata tra vecchi amici,decidiamo di ritrovarci in questo locale, presente sulla guida Slow Food e ubicato sulla direttrice che porta da Bergamo verso il Lago d'Iseo: all'altezza di Carobbio degli Angeli si prende a sinistra per la frazione di Cicola.
Il locale è situato sulla strada e l'esterno non rende l'idea dell'atmosfera interna caratterizzata da colori caldi che si distribuiscono oltre l'entrata, dove c'è il bar e dove si apre una sala principale e i servizi.
Veniamo accolti dai titolari, marito e moglie, e sistemati in una saletta che si stacca dall'ambiente principale in quanto le pareti sono in pietra a vista, con un camino (spento) sul fondo. Il locale ha circa 110 coperti; la tavernetta dove siamo può ospitarne non più di 20/25 e durante la serata, oltre a noi, non vi saranno più di 10 commensali nel resto della trattoria.
Abbiamo concordato il menu a 30 € incluse le bevande, ovvero del vino locale, in bottiglia: Valcalepio Rosso 2003 della cantina sociale di S.Paolo d'Argon e
Barbera d'Asti 2003 Cascina d'or; non sono particolarmente corposi, il gusto non è persistente, la valutazione è media.
Iniziamo con antipasti composti da piatti di salumi, frittatine, polenta con formaggio, nervetti: la varietà è molteplice, la qualità è sufficiente.
Ho l'impressione che, purtroppo, avendo concordato il menu le proposte siano appena sufficienti e poco curate.
Ne ho conferma con i due primi: il risotto ai funghi viene lasciato quasi tutto nel piatto (da me e qualcun altro) in quanto non riesce ad esprimere il gusto del condimento, bensì la sensazione è di un piatto senz'anima; i tagliolini agli asparagi, pur essendo leggermente migliori non sono esaltanti, inoltre sono fuori stagione e quindi probabilmente surgelati (posso comunque sbagliarmi).
La serata decolla per quanto riguarda le chiacchere e i ricordi, un po' meno per la cucina, ma quasi nessuno ci bada troppo, presi dall'euforia dell'incontro. Sarà che comincio ad avere la deformazione valutativa del mangione, ma riesco a concentrarmi sulla tavola nonostante le distrazioni e aspetto il secondo che migliora leggermente le sensazioni precedenti, in quanto la grigliata mista (pollo, tagliata di manzo, costine di maiale) servita in piccoli vassoi non è male, ma nemmeno strepitosa.
Non voglio infierire, ma anche l'acqua ha il suo punto debole: è microfiltrata e non mi trova d'accordo, anche per i motivi già espressi da altri su un topic specifico.
Concludiamo con un parziale riscatto assaggiando i dolci: una torta ai pinoli e una ai fichi che accompagnamo con un Moscato d'Asti di Gatti Pierino ed infine il caffè con l'immancabile grappa.
Spero sia stata una serata storta, anche se essendo il locale praticamente vuoto, non ha l'alibi dell'affollamento; inoltre avendo prenotato per tempo avrebbero avuto la possibilità di fare un'offerta alternativa e non tirata (non per la quantità, ma per la qualità).
Il servizio è stato disponibile, tenendo conto che dopo le 22 siamo rimasti soli (pesa comunque l'acqua); l'ambiente è caratteristico, caldo e curato(anche i servizi), la cucina insufficiente (in un altro contesto avrei espresso la sufficienza, in un locale che deve difendere la permanenza sulla guida delle Osterie, di cui beneficia della pubblicità, no).
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