Per festeggiare un compleanno, decidiamo di provare questo ristorante in Carate Brianza che frequentavamo tanti anni fa (ancora con la vecchia gestione). Il parcheggio non è comodissimo e dobbiamo lasciare l'auto alla rotonda che ne precede la via. La sala in cui veniamo fatti accomodare è rustica, tipo cantina, ma denota una punta di raffinatezza nel tovagliato, nelle sedute e un'atmosfera romantica grazie alle luci soffuse e alle candele accese su ogni tavolo. Qualche quadro è appeso alle pareti ma dal nome mi sarei aspettata una sorta di "galleria d'arte". Veniamo al menu.
Abbiamo optato per un menu semi-guidato concordato in anticipo con il proprietario che si è dimostrato molto disponibile.
Iniziamo con un piatto di affettati nostrani, buoni: pancetta, salame (troppo sottile), lonza, speck (mancava il crudo a mio parere), una polentina con lardo di sufficiente gusto (forse un po' troppo forte) e un cestino di sfoglia con salsiccia e crescenza, davvero buono e fatto al momento vista la soffice consistenza.
Passando ai primi piatti abbiamo scelto un bis di primi; la loro specialità è il risotto e devo dire che è davvero lodevole. Ho provato quello "della Taverna", salsiccia e porcini (che erano buoni e abbondanti) cotto al dente, risultato nel complesso ottimo; gradevoli ma un po' spugnosi e troppo asciutti i gnocchetti al ragù d'asino.
Arriviamo ai secondi. Era da molto tempo che non mangiavo la classica milanese e decido di fare questa golosa scelta; la carne è buona, ma prevale di gran lunga l'impanatura che risulta molto dominante rispetto al vitello. Assaggio anche il filetto alla griglia di mio marito, buono, morbido e di giusta cottura e anche la tagliata al pepe nero di mia mamma, a mio gusto troppo cruda.
Terminiamo il pasto con una lodevolissima millefoglie, ottima veramente!
La cena è stata accompagnata da un Dolcetto senza infamia nè lode.
Il servizio è stato discreto, un po' frettoloso a mio parere, il nostro era l'unico tavolo e siamo arrivati verso le 21.00. Alcuni particolari, a mio parere, dovrebbero essere rivisti. Per esempio il pane, di un solo tipo preaffettato e servito nello stesso cestino di grissini confezionati, oppure la presentazione dei secondi che è risultata identica per qualsiasi pietanza scelta (qualche foglietta di valeriana); comunque nel complesso è risultata una buona cena. In questo caso, la spesa è stata di 40.00 € a testa, quindi per quanto mangiato e per la qualità un ottimo prezzo, ampiamente meritato, ma per una cena tutta alla carta dall'antipasto al dolce, il prezzo è un po' più elevato.
