Una cucina onesta

Dopo due anni ritorniamo in questa trattoria sulla strada che da Ruta di Camogli porta alla chiesa di San Rocco e a piedi prosegue verso Punta Chiappa.

Domenica elettorale, ora di pranzo: telefoniamo per sicurezza, ma sappiamo che i più saranno al mare con questa splendida giornata.

Passate le 13 prendiamo posto nella simpatica veranda mentre altri avventori sono già accomodati nell'ombroso spazio esterno dietro alla casa.

Ordiniamo le focaccette per cominciare, fritte al formaggio, una a testa, quindi mezza di rossese di Pornassio, una di minerale frizzante Sparea, due porzioni di ravioli di pesce al sugo di pesce, la ricciola di Punta Chiappa (fuori menu, pescato del giorno).

I ravioli di pesce sono fatti a mano in casa e si vede, di taglia piccola, cotti a puntino, ripieni e conditi con vero pesce fresco, diliscato e passato al pomodoro (non sughi finti di gamberetti e cozze surgelate, per intenderci).

La ricciola, presentata alla griglia, con insalatina di contorno, è squisita, gustosa e delicata insieme, grigliatura leggera eccellente. Diciamo: pesce in purezza.

Terminiamo con un sorbetto al limone, una torta di pastafrolla con crema pasticcera e fragole fresche a fettine sottilissime (dolci fatti n casa, come il pane servito appena tiepido), e due rituali caffè conclusivi.

Forse non è più il prezzo di una trattoria come una volta, ma questi due anni e l'inflazione galoppante di adesso giustificano una ricevuta di 119 euro, cioè 60 euro a testa, a fronte dell'impegno qualitativo dimostrato.