Prezzo per persona bevande incluse: 42 €
Recensione
Cenare al Grappomagno è sempre una scelta azzeccata. L’atmosfera è sempre la stessa: accogliente e riservata. Pareti dai toni caldi, la volta di mattoncini rossi e le mensole dove fanno da padrone le numerose bottiglie di vino proposte dal locale.
Ad ogni nostra visita rimango sempre piacevolmente colpita dall’ampiezza del tavolo e non posso fare a meno di sottolineare questo aspetto, perché nella maggior parte dei ristoranti si preferisce puntare sul numero dei coperti in sala piuttosto sulla comodità degli ospiti.
Tavoli apparecchiati con runner color avorio e tovaglioli color ocra, portacandela in vetro, bicchiere per l’acqua e calice per il vino, cestino del pane con fette di pane bianco e piccoli panini sia bianchi che integrali.
È venerdì sera e pensavamo di trovare poca gente, invece il ristorante è quasi al completo, ma il servizio, gestito dal titolare e da un collaboratore, risulterà sempre professionale e cordiale, forse in qualche passaggio un po’ lento, ma non eccessivamente.
Ma passiamo alla comanda: io inizio con un antipasto, millefoglie di patate, radicchio e provola affumicata, lui passa direttamente al primo, riso zafferano e liquirizia.
La millefoglie è ben presentata: si alternano i diversi strati di sapori, che al palato si sposano perfettamente. Non c’è pasta sfoglia, ma sono le patate grigliate ad alternarsi al radicchio e alla provola. Abbinamento perfetto, per niente stucchevole.
Il risotto è ben preparato e l’insolito abbinamento è ben riuscito.
Entrambi ordiniamo un secondo: per me tagliata alla Grappomagno, per lui filetto di puledro con pepe nero pestato e champignon trifolati.
La mia tagliata è presentata a fettine sottili di cottura media, tenerissime e ben saporite dal condimento e dalle spezie. Piatto semplice, ma leggero e gustoso.
Il filetto di puledro viene servito con i funghi trifolati, tenero al punto giusto.
Per concludere in dolcezza: sformato di amaretti, cacao e rum per me, millefoglie di mele allo zenzero e crema di mascarpone per lui.
Lo sformato è un dolce morbido, al cucchiaio, ben bilanciati i sapori, ma l’abbinamento amaretto-cacao è visto e rivisto (o meglio: mangiato e stramangiato!). Anche la millefoglie è ben fatta, lo zenzero gli conferisce un tocco particolare. Buona. Dolci ben preparati, freschi e deliziosi, ma non valgono il loro costo (€ 6,50 ciascuno).
Da bere una bottiglia di naturale da lt. 0,75 e una mezza bottiglia di Gavi Le Marne delle Cantine Michele Chiarlo, dal sapore fruttato e dal profumo delicato e persistente, ma euro 11,00 per mezza bottiglia mi sembra un po’ troppo!
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