Erano un paio di anni che non andavo dalla Gigina ...

Recensione di del 23/03/2005

Antica Trattoria della Gigina

46 € Prezzo
6 Cucina
6 Ambiente
5 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Scarso
Prezzo per persona bevande incluse: 46 €

Recensione

Erano un paio di anni che non andavo dalla Gigina e ne sono cambiate di cose tranne il successo di questo locale ora difficile da comprendere. In genere l'eredità di un nome se non si è in grado di mantenererlo con la qualità o con l'innovazione tale da soddisfare comunque il cliente, fallisce rapidamente. Beh questa è un'eccezione.

L'occasione si è presentata perchè un mio caro amico è venuto a Bologna e voleva che lo portassi a mangiare "bolognese", così mi è venuta in mente la Gigina e ho prenotato un tavolo.
Arrivati, entrata nuova dall'estremità opposta della palazzina, interni rinnovati, ingentiliti nello stile del ristorante di città; nulla a che vedere con un'ambientazione da trattoria se non per un tentativo espletato apponendo targhette nelle toilettes in dialetto bolognese. Tovaglie più eleganti, piatti molto grandi, distacco e freddezza nel servizio. Tavoli vicini e come da tradizione tutto pieno anche in una serata come il mercoledì sera e un gran chiasso come da tradizione bolognese.

Dal menù più o meno sembra che non siano cambiate le proposte. Così ordiniamo le famose tagliatelle della Gigina, tagliata di manzo all'aceto balsamico e filetto ai porcini. Acqua e un semplice sangiovese. Sul tavolo arrivano dei graditi stuzzichini: qualche quadrato di mortadella e alcune fettine di salamella accompagnati da crostini di pane, sempre graditi!
Dopo poco ecco le tagliatelle servite su un gigantesco piatto che a parte il tentativo di affiancarsi a uno stile nuovo a mio avviso poco si sposa con la semplicità di un simile piatto e con l'idea della trattoria. Le tagliatelle sono condite con un buon ragù ma la pasta ahimè è molto lontana dal ricordo di quella della Gigina di una volta e comunque sottile e troppo simile a quella della Barilla.
I secondi di porzioni ridotte e con carne un pò stopposa e secchina, meno male che le patate al forno di contorno erano buone.

Speriamo nei dolci, ci consegnano un menù a parte con una decina di proposte, optiamo per un gelato alla vaniglia fatto in casa e per una zuppa inglese con crema alla nocciola. Il gelato alla crema sapeva fortemente e solamente di uova e basta. La zuppa inglese aveva deciso di presentarsi senza la crema di nocciole forse per un litigio...comunque mangiabile anche se dei pallini bianchi da guarnizione da supermercato andava eliminata, almeno quella!

Una lista dei vini che ovviamente predilige etichette locali e vitigni della zona con prezzi davvero elevati; Insomma una delusione. Ma mistero rimane la quantità di gente che comunque riempie la sala. Il conto di 92 euro non fa che peggiorare il risultato di questa cena. Vediamo se lasciando trascorrere altri due anni le cose cambieranno in meglio!

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