Locale inserito all'interno di un... cortile e gestito dal giovane e volenteroso... Franz.
In Inverno viene utilizzato uno spazio a forma di "L" all'interno di un palazzo prospiciente il cortile dove sono sistemati, piuttosto ravvicinati (ma senza effetto pizzeria), una dozzina di tavoli apparecchiati in modo abbastanza semplice.
Direi consigliata la prenotazione, visto che al sabato sera il locale era praticamente pieno di rampanti trentenni della Bergamo "bene".
Da un menu racchiuso in una paginetta, scegliamo due antipasti e due secondi.
L' insalata di finocchi, pompelmo, arance, sedano e gamberi è gradevolmente fresca e discreta nel complesso; il tortino di broccoli, ricotta e pinoli è invece appena sufficiente. Il ciuffo di insalata "misticanza" che l'accompagna è invece immangiabile per l'eccesso di sale
Proviamo quindi la "specialità della casa": polpettine al sugo accompagnate da polenta, ed un piatto di bollito misto con mostarda di Cremona.
Le porzioni, come già osservato nell'altra recensione, sono purtroppo molto contenute, scadendo addirittura nel ridicolo con la mostarda di frutta, presentata in una ciotolina troppo piccola anche per la pappa di CiccioBello.
I piatti anche stavolta sono appena sufficienti, non emergendo né per sapore, né per originalità.
La "specialità" è rappresentata da banalissime polpette al sugo dalla misura "mignon".
Chiudiamo con due dolci: gelatina di lamponi con cioccolato e semifreddo al torroncino; in questo secondo caso simpatica l'idea di accompagnarlo con una ciotolina (ovviamente lillipuziana) di miele caldo.
Beviamo della onesta bonarda per 12 Euro tratta da una carta che permette una scelta purtroppo molto limitata di vini.
Gli antipasti ed i primi costano mediamente 8/9 Euro.
I secondi spaziano tra gli 8 e i 13/15 Euro.
I dolci costano 6 Euro.
Il servizio, affidato allo stesso Franz, ed ad una sua giovanissima collaboratrice, è nel complesso abbastanza attento e preciso (anche se il vino arriverà solo su nostro sollecito, quando già stavamo per mangiare i nostri antipasti).
Prezzi nel complesso contenuti, anche se bilanciati da porzioni ridicole, e da una cucina che non riesce mai a sorprendere (in positivo).
Locale forse più adatto a cene trendy di giovani alla moda, che non a chi ha voglia di gustare qualcosa di diverso da quello che mangia solitamente (meglio e più abbondante) a casa.
