Decido di scrivere ( in ritardo) di questo ristorante in cui mi sono recato più volte e dove mi sono sempre trovato molto bene.
Arriviamo all'ingresso del locale dove il vetturiere ci apre la porta e cortesemente ci fa entrare. Un piccolo disimpegno prima della sala dove sono esposte conserve sott'olio, praline, frutta e altro esposte per la gioia dei vostri occhi e del vostro palato.
Veniamo fatti accomodare al tavolo prenotato e subito ci viene portato il menù. Francesco Cerea si avvicina al tavolo proponendoci un menù a base di tartufi ( grossi come patate), ma preferiamo cenare a base di pesce.
La comanda viene presa direttamente dal sig. Vittorio che riconoscendoci si intrattiene al tavolo per scambiare due chiacchiere. Passiamo ora ai piatti:
Tre piccoli assaggi anticiperanno la vostra scelta. Carosello di antipasti per tutti e due che comprendeva:
- tartare di salmone affumicato con panna acida e blinis tiepidi
- piccolo fritto di zucchine e bianchetti
- millefoglie di tonno con emulsione di peperone
- crema di fagioli con astice al vapore
- polentina con seppie al nero leggermente piccante
- uno scampo ( circa 300gr) al vapore con maionese e insalatina
Primi piatti:
- risotto con scampi e rosmarino- mantecatura da manuale e sapore delicatissimo
- spaghetti freschi con gamberi rossi e capperi- il cameriere si è premurato di staccare le teste dei gamberi direttamente dal nostro piatto con una maestria non indifferente.
A sorpresa la cucina ci delizia con un assaggio di risotto al tartufo e brie veramente buono
Secondi piatti:
- il famoso fritto misto: arriva in tavola una pentola di rame colma di pesce con alcuni pezzi di ananas, mela e una montagnetta di patate in fili che la sormontava. Scenografico e buono.
Saltiamo il carrello dei formaggi e passiamo al dolce. La carta riporta solo tre voci
- crema
- cioccolato
- frutta
ogni voce comprende tre assaggi serviti in piccole porzioni, io ricordo:
- aria di carote
- tortino di cioccolato fondente
- cilindro al gianduia con spuma al caffè
- crema cotta con gelatina ai lamponi e gelato al wasabi
- passata di castagne con gelato ai marroni
- piccolo babà al limoncello con insalata di frutta.
Caffè che viene preceduto da tre carrelli colmi di cioccolatini dove un bambino potrebbe perdere la testa.
Acqua, una bottiglia di vini alsaziano di cui mi sfugge il nome per un totale di € 300,00 in due. Conto alto ma ne è valsa la pena anche questa volta. Complimenti alla famiglia Cerea.
