Funghi e cinghiale... verso il mare

Recensione di del 22/06/2014

Manubiola

30 € Prezzo
8 Cucina
6 Ambiente
7 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Buono
Prezzo per persona bevande incluse: 30 €

Recensione

Un pranzo o una cena al Manubiola, ristorante con una proposta assai varia incentrata sui funghi porcini, vale proprio un'uscita dalla A 15 Parma-La Spezia, andando o tornando dal Mar Ligure o dal Tirreno, come è capitato a me e ai miei famigliari.

Ho prenotato per pranzo prima di partire da casa, verso le 10 del mattino. Ed è sempre meglio farlo, visto che in un precedente tentativo settembrino era andata buca, in quanto il ristorante era esaurito. Usciti a Berceto, anziché dirigersi verso il centro del paese, si gira a destra e, scavalcata l'autostrada, si imbocca una strada stretta ma ben asfaltata che costeggia per un tratto la A 15 scendendo a fondovalle, per poi risalire dalla parte opposta, tra qualche casa isolata (meglio comunque percorrerla di giorno, in quanto al buio si potrebbe avere l'impressione di essersi persi, soprattutto se non si dispone di navigatore satellitare).

Si giunge così dopo circa 4 km in località Bergotto e, tra un gruppettino di case, dopo aver svoltato a sinistra, si trova il ristorante con il suo parcheggio sottostante, ahimé al sole e con cassonetti di ogni tipo in... brutta mostra.

Nell'atrio del locale qualche tavolo consente nella bella stagione di mangiare all'aperto. Entrando, sulla sinistra il bancone del bar e sulla destra la tv con qualche tavolo. Prima di essere accompagnati da solerti camerieri in sala da pranzo al tavolo prenotato, si può vedere una grande foto con una battuta di caccia al cinghiale dagli esiti prodigiosi.

Nella sala da pranzo, che si riempirà nel giro di un'ora (il che è sempre un bel segnale), i tavoli sono molto vicini gli uni agli altri, non c'è un impianto di climatizzazione, ma finestre a vetri sono apribili a piacere dai commensali.

Ordiniamo per il pranzo con le diverse proposte che ci vengono rivolte a voce. Saltiamo gli antipasti e passiamo subito ai primi.

Tutti e tre prendiamo tagliolini ai funghi porcini, la specialità della casa (€ 8). Ci arrivano dopo pochi minuti, in una porzione generosa sia di pasta che sopratutto di funghi a pezzi, il cui sugo ben si amalgama con la pasta all'uovo.

Di secondo optiamo per il cinghiale con la polenta: un ampio piatto con la carne in umido morbidissima, due bei bocconi di polenta fresca e una abbondante porzione di funghi trifolati (€ 12). Chiediamo anche una porzione di porcini fritti, che si riveleranno ottimi e con una frittura leggera destinata a non lasciare spiacevoli conseguenze digestive. Non senza sorpresa noteremo che non ci sono stati messi in conto.

Come dessert scegliamo la torta di pere al cioccolato (€ 3,50) e si rivelerà la portata un po' più debole. Nel senso che il pur ottimo cioccolato fondente copre inesorabilmente il gusto della pera. Pure il caffè - che è facile trovare scadente anche nei locali più in - si rivela assai buono (€ 1).

Durante il pasto abbiamo bevuto una buona bottiglia di Chianti Gallo Nero (€ 15) che non avendo consumato tutta, abbiamo potuto portare via con noi; e due bottiglie di acqua minerale (€ 2). Pane e coperto ad un prezzo insignificante (€ 1,10). In totale € 95,80 che con lo sconto sono diventati 90.

Il servizio dei camerieri è stato veloce, efficiente, forse un po' troppo formale: non dico di chiedere ad ogni portata: «Tutto bene?», cosa evidente dal fatto che i piatti tornavano indietro vuoti, ma una volta in tutto il pranzo può far piacere.

Comunque un locale che merita certamente la deviazione stradale per una visita e al quale speriamo di tornare.

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