Prezzo per persona bevande incluse: 25 €
Recensione
Una domenica in tredici persone ci rechiamo in questa trattoria su segnalazione di un'amica che anni prima abitava nella zona.
La sala è affollata e rumorosa, con quadri di "artisti" locali alle pareti, libri in disordine, souvenir a forma di elefante sulle mensole. Tutto ci sembra un po' decadente.
Decidiamo di provare i diversi antipasti, buone le crescentine (piccole pagnotte) ma l'accompagnamento è scarso, il lardo è tagliato spesso e la crema di formaggio piuttosto insipida.
Segue una caponata (senza melanzane) che non ha niente di particolare.
Come primi facciamo un tris.
Dopo aver aspettato mezzora ci portano delle tagliatelle crude condite con verdure acquose e insipide, dei tajarin anche questo semicrudi annegati in un ragù bianco che è fatto in pratica di sola panna.
Il risotto con le barbaietole non è terribile.
Saltiamo decisamente il secondo e proviamo un dolce (crème caramel) bruciacchiato.
Il vino della casa senza infamia e senza lode.
Giudizio estremamente negativo per le mie aspettative.
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