Frequentiamo quest’osteria da anni, quando non abbiamo doveri di rappresentanza particolari, ma privilegiamo la sostanza ed una buona cucina casareccia.
L’ultima visita eravamo in cinque ed abbiamo gustato focaccette al formaggio come antipasto. Il resto degli antipasti non ci sentiamo di suggerirli perché sono o banali salumi o poco graditi (per noi ovviamente), ripieni di verdure.
Con i primi spaziamo tra ravioli al ragù, pansoti al sugo di noci, tagliatelle con funghi porcini. Tutto veramente buono, anche se la cameriera dovrebbe puntualizzare che il sugo di funghi non è rosso, ma tipo alla boscaiola con aggiunta di panna (non a tutti gradita).
Per i secondi la scelta è caduta sul coniglio fritto, tenero, asciutto e gustoso. In alternativa tagliate, cima, arrosto e altro (con funghi in stagione).
La generosità delle porzioni è veramente notevole e crediamo sia uno dei fiori all’occhiello del locale, (anche perché si sposa alla qualità) tanto è vero che la trattoria è sempre piena.
Il prezzo è da amici per alcune portate (per esempio, un succulento piatto di ravioli a 8 euro), ma con qualche punta criticabile e dissonante: come prezzare a 5 euro dei normalissimi sorbetti simil industriali. E’ migliorabile anche la qualità dei vini, peraltro accettabili in quanto il prezzo è quasi da enoteca. Il target della clientela del locale forse non si orienterebbe su dei vini costosi, che quasi striderebbero in una trattoria, ma insomma un piccolo salto di qualità (e ovviamente di prezzi non guasterebbe).
Per il resto tutto o.k. compreso il servizio svolto da due solerti e cordiali camerieri.
I prezzi delle varie portate si aggirano sugli 8 o 9 euro per i primi e qualcosa di più per alcuni secondi. Soldi ben spesi perché si mangia senza fronzoli, i tavoli sono troppo ravvicinati, la scelta dei piatti è sempre la stessa, ma alla fine è soddisfatto sia il tuo stomaco, sia il tuo portafoglio.
L’ultimo test è stato il giorno di Ferragosto con qualche timore vista la ricorrenza e l’affollamento, invece il locale è ormai perfettamente rodato e non abbiamo riscontrato nessun disservizio.
Concludo con il titolo: ce ne fossero di Rasin al posto delle miriadi di locali che nascono ultimamente come funghi e che si ritengono trendy perché servono sushi e sashimi, spesso immangiabili, con porzioni da gulag siberiani e prezzi da tristellati francesi.
