In occasione del nostro terzo anniversario di matrimonio io e mia moglie decidiamo di recarci a pranzo presso il ristorante Frosio, che gode di buonissima fama presso i nostri conoscenti "esperti" e che non abbiamo mai avuto il piacere di provare. Effettuo la prenotazione di due posti la mattina stessa.
Al nostro arrivo siamo accolti dal proprietario e da una gentile cameriera che prende le nostre giacche. Il locale è ancora vuoto, anche se non è prestissimo per il pranzo, e possiamo scegliere in quale sala accomodarci. Scegliamo l'ambiente più luminoso: il ristorante trova spazio in una antica casa padronale, i cui ambienti sono stati finemente ristrutturati con taglio "minimal", molto ben riuscito.
Dopo qualche istante ci vengono consegnate le carte da pasto e la voluminosissima carta dei vini.
Decidiamo di ordinare un antipasto ed un primo, per iniziare (sono presenti anche dei menu degustazione, di pesce a 70 euro/persona, minimo due persone, e di carne a 60 euro). Subito dopo il vino, un Riesling Alsaziano Domaine Ostertag "Muenchberg 1999" (che non mi viene fatto assaggiare, ma versato e riposto nel secchiello).
La cucina ci saluta con un assaggio: crema di patate con stoccafisso bollito, buono, sapore delicato.
Poco dopo arrivano gli antipasti: io mi lascio tentare da un uovo fritto su letto di trevisana e fonduta di stracchino con scaglie di tartufo nero, mia moglie opta per un crudo di ombrina e gamberi con finocchi e olio al mandarino.
L'uovo fritto (sodo) l'ho trovato eccezionale in un piatto corposo, importante, ma ben bilanciato nei sapori. Mia moglie approva a pieni voti anche il suo tortino di crudità leggermente marinate e ben condite con il curioso olio.
Siamo soddisfatti, le porzioni sono moderate, ma non troppo; attendiamo con curiosità i primi piatti.
I miei ravioli ripieni di patate, con alici e vongole sono un dolcissimo sussurro, perfetta unione degli ingredienti, con le alici, che si fan sentire al momento giusto.
Mia moglie degusta un risotto allo zafferano con carciofi e gamberi sgusciati. Non mi sembra entusiasta e lo assaggio anche io: certamente il risotto è ben fatto, cotto al punto giusto in un brodo di qualità (probabilmente di carne), ma non ci convince l'insieme: i gamberi, seppur sodi e carnosi, sembrano fuori posto. Il piatto è forse da affinare.
A questo punto decidiamo di saltare il secondo e puntiamo ai dessert: flan di cioccolato e gelato al pistacchio per me, tortino di mele renette con gelato alla vaniglia bourbon per mia moglie. Eccezionali, specialmente il flan caldo-freddo, commovente.
Chiudiamo con due ottimi caffè serviti con piccola pasticceria variamente assortita. Il proprietario, che collabora in sala con la professionalissima cameriera, mette lo zucchero di proprio pugno... gentile.
Il conto: vino e un'acqua naturale 50 euro, due antipasti 36 euro, due primi piatti 40 euro, due dessert 24 euro. Totale 150 euro in due. Congruo.
Il giudizio globale è nettamente positivo, il servizio è puntuale, cortese e alla mano. I piatti tutti ottimi, salvo l'incertezza sul risotto, ma è un parere soggettivo.
Da evidenziare la carta dei vini, assortita e con prezzi ragionevoli (non ci sono vini di fascia medio-bassa); disponibile anche una sezione di mezze bottiglie, anche se a prezzi piuttosto alti.
Vogliamo tornare per assaggiare gli altri piatti.
