Due nostri amici ci propongono per Sabato sera un ...

Recensione di del 29/07/2006

Essaouira

44 € Prezzo
8 Cucina
9 Ambiente
7 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Buono
Prezzo per persona bevande incluse: 44 €

Recensione

Due nostri amici ci propongono per Sabato sera un programma alternativo: serata orientaleggiante, all’insegna delle grandi atmosfere, con annessa cena etnica. Il locale oggetto della loro fantasia è il ristorante “Essaouira”, a metà strada tra Albenga ed Alassio. Per chi uscisse allo svincolo di Albenga, deve imboccare la statale che porta verso Alassio. Dopo aver superato la galleria, ancora un paio di centinaia di metri, si imbocca la stradina sulla sinistra e siete arrivati. La zona, per intenderci, è quella delle discoteche “Joy” e “Le Vele”. Per la vostra macchina ci sono poche possibilità. Qualche parcheggio sull’Aurelia, qualche altro per la stradina, ma per la verità poca roba. Esternamente la zona lascia molto a desiderare, ma aspettate di entrare.

Siamo di fronte all’ingresso: un maestoso portale in ferro e legno, intarsiato a mano, simile ad una reggia maghrebina, sul quale troneggia l’insegna del locale. Oltrepassata la porta si apre davanti a noi un altro mondo. Un salotto in perfetto stile marocchino. Enormi tendoni colorati che fanno da soffitto, tavoli circolari e rettangolari in legno e mosaico di maioliche, con sedie, divani o grandi cuscini colorati sui quali adagiarsi. Tappeti e candele profumate sparse ovunque. Lampade di varie dimensioni sui tavolini e grandi lanterne marocchine in metallo e vetro colorato, appese ai tendoni per garantire un’atmosfera molto soft. Gran parte dell’arredamento è di provenienza originale dal Marocco. Una zona più appartata ed un’altra sulla terrazza fronte spiaggia sono dedicate all’happy hour, mentre la zona centrale è riservata al ristorante. Di fronte, scendendo un paio di gradini, si apre un piccolo golfo con una splendida vista sull’isola Gallinara. In questo angolo di mare è stata attrezzata una spiaggia (si dice che anche la sabbia sia originale marocchina) con lettini matrimoniali kenioti, palmeti, tende parasole ed altri tavolini per la degustazione del pranzo in riva al mare.

Ci viene incontro direttamente il proprietario del locale: Paolo Viglino. E’ lui che ha cercato di portare un po’ d’Africa in Liguria. Un tipo alla Briatore, molto, troppo estroverso. Ci accomodiamo e prontamente ci vengono portati il menu e la carta dei vini. La cucina è basata prevalentemente sul pesce con qualche rivisitazione marocchina. Cominciamo tutti e quattro dagli antipasti. Per me e mia moglie una Tartare di tonno fresco con mousse di avocado, mentre per i nostri amici dei Gamberoni bardati con spinaci novelli e miele. Ottimi piatti, alta qualità delle materie prime utilizzate, buona la composizione; molto particolare e riuscito l’abbinamento con il miele per l’uno e l’avocado per l’altro, ma scarsina la quantità. Per placare la nostra sete ordiniamo un vino mai assaggiato, ma neanche mai sentito: si tratta di un Blanc Des Rosis del 2004 dell’azienda agricola di Schiopetto Mario di Gorizia. Un vino da 13° con una composizione bilanciata di uve di Tocai friulano, Pinot grigio, Sauvignon, Malvasia e Ribolla. Colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, un profumo intenso e floreale. Un vino ben equilibrato. Una piacevole scoperta. La moglie del mio amico, invece, ama pasteggiare con le bollicine. Decidiamo di rimanere sempre nel Nord-Est d’Italia. Le servono un Prosecco DOC superiore di Cartizze dell’azienda vitivinicola “Il Colle” di Treviso. Questo, al contrario del vino, lo conosciamo e lo abbiamo già scelto in precedenti occasioni. Non sono amante del genere a pasto, ma lo assaggio ugualmente e lo trovo comunque piacevole. In un paio di momenti della serata si unisce al nostro tavolo il proprietario, nonché intrattenitore, che ci “allieta” con alcuni aneddoti riguardanti i suoi inizi come imprenditore e le sue esperienze lavorative in giro per il mondo. Pesantino.

Proseguiamo la nostra cena con due primi e due secondi. Le nostre signore decidono per una Tagliata di tonno fresco con panata alle erbe ed un Filetto di branzino croccante alla mediterranea con cupola di melanzane. Rimane sempre elevata la qualità delle materie prime scelte. Altri due ottimi piatti, molto saporiti. Per noi, invece, due primi: per me Paccheri al sugo di crostacei e frutti di mare e per il mio amico Trofie ai filetti di triglia e finocchietto selvatico. Molto buono il mio piatto, gustoso, ricco di pesce… poi sono di parte perché amo questo tipo di pasta per la sua capacità di amalgamarsi al sugo. L’altro primo l’ho trovato un po’ anonimo, senza mordente, con le trigliette che non sono state in grado di insaporire il piatto. Comun denominatore negativo delle portate finora servite la scarsità delle porzioni. Ora, non voglio dire che il mio amico ed io abbiamo ancora fame, ma crediamo che ci possa stare ancora qualcosa.

Scegliamo un piatto unico da poterci dividere: Gran piatto di crostacei alla catalana… ed è proprio come è scritto sul menu: gran piatto! Diciamola tutta, è molto appariscente, la sostanza è poca, ma è stato cucinato perfettamente e la polpa è gustosa e morbida. Ora possiamo ritenerci soddisfatti. Saltiamo i dolci, ma ci stanno giusto quattro caffè ed un digestivo.

A questo punto sarebbe bello fermarsi anche per il dopo cena dell’Essaouira, per poter far scendere tutto quel che abbiamo mangiato con tanta buona musica ed il giusto movimento. A breve arriverà il momento della discoteca. I tavoli si libereranno e la gente comincerà a riempire le due zone bar, ma anche a salire in piedi sui tavolini bassi, sui divanetti e comincerà a ballare fino alle prime ore del mattino. Domani, però, pur essendo Domenica, sia noi che la coppia di amici dobbiamo alzarci abbastanza presto e non possiamo fermarci più di tanto. Ancora una bevuta al bar, gentilmente offerta dal proprietario, e poi si va a casa.

Prima di uscire, ovviamente, il conto, di 176 euro. Eccovi il dettaglio: coperto, 4 euro; due gamberoni, 28 euro; due tartare di tonno, 28 euro; i paccheri, 14 euro; le trofie, 12 euro; la tagliata di tonno, 16 euro; il filetto di branzino, 16; i crostacei, 18 euro; il Blanc Des Rosis, 16 euro; “qualche” calice di Cartizze, 10 euro; due bottiglie d’acqua, 6 euro; quattro caffè, 8 euro; digestivi e successive consumazioni al bar offerte. Siamo stati molto bene. Il locale è molto affascinante, la qualità del servizio è discreta, ma quella della cucina più che buona. Direi che il prezzo ci sta tutto, considerato il fatto che volendo si può proseguire la serata con la discoteca. Diciamo che questo ristorante merita almeno una visita, fosse solo per provare ed assaporare le atmosfere, i colori ed i profumi in perfetto stile marocchino.

Un saluto da Jerry a tutti i Mangioni!

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