Per la prima volta dopo alcuni anni sono riuscito ...

Per la prima volta dopo alcuni anni sono riuscito ad andare ad Alba per Vinum, un'importante rassegna di vini italiani e non solo. Insieme ad altri tre compoagni di merende siamo arrivati ad Alba intorno alle 10.30 ed abbiamo iniziato le nostre degustazioni. Intorno alle 13 ci siamo recati a "La Libera", il ristorante che avevamo prenotato per il pranzo, situato nel centro storico della città e facilmente raggiungibile a piedi.

Il locale, arredato con gusto moderno e raffinato, non lascia dubbi su quel che sarà il risultato finale della nostra visita. Ci accomodiamo ed una piacente e simpatica cameriera ci fornisce i menù. Visto che da un paio d'ore eravamo impegnati in assaggi, abbiamo deciso di "accontentarci" di un ricco antipasto ed un piatto. Abbiamo scelto tutti il piatto della tradizione, composto da insalata russa, vitello tonnato, peperone con la bagna cauda e una carne cruda tagliata al coltello veramente notevole. Evviva la tradizione! Poi io mi sono fatto tentare dalle trippe gratinate, un altro dal cosciotto di coniglio, un altro dal filetto e l'ultimo dai tajarin al ragout di coniglio. Tutto dal profumo e dall'aspetto veramente appetitevole e senza dubbio generoso nelle quantità. Abbiamo terminato con due piatti di formaggi misti con la cugnà, annaffiando il tutto con un ottimo barbera ed un ottimo barolo - che ci è stato aperto ad inizio pasto e fatto decantare per circa 40 minuti -, scelti da una discreta carta dei vini che premia soprattutto e giustamente i vini regionali. Acqua e due caffè.

Un giudizio tutto sommato positivo, data la qualità delle pietanze e del vino, anche se effettivamente il conto (223 euro) è risultato un po' sopra le attese.